Parabiago, interrogazione del PD sulla RSA comunale fuori dal consiglio comunale
Il PD ha presentato un'interrogazione sulla situazione Covid della RSA esclusa dall'ordine del giorno per una disposizione del regolamento del parlamentino spesso disapplicata in passato
Non solo il futuro di Accam e la riqualificazione del Piazzale della Stazione: anche la situazione sanitaria della RSA comune, l’Albergo del Nonno, fuori dall’ordine del giorno del consiglio comunale di Parabiago, che tornerà a riunirsi nella serata di oggi, mercoledì 25 novembre. La struttura residenziale per anziani di via Don Balzarini era stata tra le più colpite dal virus durante la prima ondata della pandemia in primavera, e ora che il virus è tornato a circolare nel nostro territorio il Partito Democratico avrebbe voluto portare l’argomento tra i banchi del consiglio comunale: come le due interrogazioni presentate da riParabiago, però, anche quella dei Dem non ha trovato spazio nell’ordine del giorno della seduta consiliare in base ad una specifica norma del regolamento del consiglio comunale che prevede che non vengano discusse interrogazioni nelle sedute in cui si parla di PGT e bilancio, come succederà stasera quando i consiglieri saranno chiamati all’approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2019.
Due interrogazioni di riParabiago fuori dal consiglio comunale: «Delusi, serve coinvolgimento»
E come la civica, anche il PD punta il dito contro la scelta della maggioranza che ha optato, con una scelta ineccepibile sotto il profilo formale, per l’allontanamento dalla linea spesso sposata in passato, quando la norma era stata disapplicata come era peraltro successo anche ad aprile proprio in relazione ad un’interrogazione dei Dem sull’Albergo del Nonno. «L’interrogazione è stata presentata tempestivamente, con qualche giorno di anticipo rispetto al consiglio, così da permettere all’assessore interrogato di documentarsi, ma, al contempo, è stata formulata come interrogazione urgente vista la peculiarità della materia trattata e la legittima preoccupazione dei nostri concittadini – sottolineano i tre consiglieri comunali del partito, Ornella Venturini, Alessandra Ghiani e Giorgio Nebuloni -. Le richieste erano chiare, le risposte avrebbero potuto essere oggettive e sintetiche, ma l’amministrazione ha ritenuto di non inserire l’interrogazione nell’ordine del giorno del consiglio comunale trincerandosi dietro tecnicismi del regolamento che prevedono che le interrogazioni non possano essere trattate contestualmente a argomenti inerenti bilancio o varianti al PGT. Questa regola, pur esistente, è stata tuttavia molto spesso derogata, anche in un recente passato, non da ultimo nel corso del consiglio comunale dello scorso 15 aprile proprio in riferimento a un’interrogazione presentata dai consiglieri del centrosinistra sulla RSA. In quel caso l’interrogazione fu comunque discussa. Questa volta invece la presidente del consiglio non ha inteso concede nulla, ha ritenuto il contenuto dell’interrogazione non urgente e ha procrastinato le risposte a data da destinarsi. Un inizio di mandato col piede sbagliato, una scelta che va a solo nocumento dei nostri concittadini, della trasparenza e della collaborazione che su un tema così delicato dovrebbero caratterizzare i rapporti di amministratori e opposizione».
«Quello che avremmo voluto conoscere, con la nostra interrogazione, è la situazione della RSA Albergo del Nonno in riferimento agli ingressi di nuovi ospiti e alla creazione di un apposito nucleo per accoglierli e tenerli separati dagli altri per il periodo di quarantena – aggiungono Venturini, Ghiani e Nebuloni -. Avremmo voluto conoscere le misure messe in atto per contenere il contagio, per isolare eventuali positivi all’interno della struttura, chiedevamo di avere la conferma della creazione di un nucleo apposito. Chiedevamo di conoscere il numero dei nuovi ingressi in struttura da settembre ad oggi, il numero dei positivi e dei decessi nello stesso lasso di tempo. Abbiamo chiesto queste informazioni perché sollecitati da alcuni parenti degli anziani ospiti, preoccupati dall’ingresso del virus in casa di riposo anche in questa seconda ondata. Come dar loro torto dopo la drammatica situazione vissuta nella prima ondata? Non possiamo dimenticare le perdite, il dolore, l’apprensione di quei giorni. Lo strazio di chi ha perso genitori, nonni».
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