Commissioni “straordinarie”, presidenti Letterio Munafo’ e Franco Colombo
Letterio Munafò (Forza Italia) e Franco Colombo (della omonima lista civica) sono stati eletti rispettivamente presidenti della commissione sport e della commissione salute
Come richiesto dalla maggioranza e nonostante la contrarietà di alcuni gruppi dell’opposizione, le presidenze delle due commissioni “straordinarie” approvate nell’ultimo consiglio comunale, concernenti salute e sport, alla fine sono andate a esponenti delle minoranze.
Questa sera, giovedì 19 novembre, infatti, Letterio Munafò (Forza Italia) e Franco Colombo (della omonima lista civica) sono stati eletti (entrambi con 19 voti a favore e 6 astensioni) rispettivamente presidenti della commissione sport e della commissione salute.
Letterio Munafò, il consigliere comunale più votato nel centro destra con 311 preferenze, è stato assessore nell’ultima amministrazione Fratus e vanta una lunga carriera “sportiva”, sia come politico che da dirigente di società calcistiche: «Sono convinto di essere al posto giusto per poter lavorare nel modo migliore a favore di Legnano e dell’attività sportiva -così Munafò manifesta la sua soddisfazione- . Ho l’esperienza per conoscerne tutti gli aspetti e le competenze per progetti interessanti. Ringrazio per la fiducia accordatami. La onorerò con il massimo impegno, come merita questa opportunità che la maggioranza ha voluto nel segno di una collaborazione, di una apertura verso l’opposizione che, sia chiaro, non significa un nostra sottomissione. Il mio ruolo di consigliere d’opposizione, infatti, non cambierà assolutamente con questa presidenza. Sarò attento e vigile, senza mai far mancare il giusto spirito critico se necessario».
«Ci sarà tanto da lavorare», il primo commento del dott. Franco Colombo, candidato alla presidenza della commissione salute dall’avv. Franco Brumana. Anche Colombo, medico di famiglia, è sicuramente al posto giusto nel momento giusto: «Il periodo sanitario è drammatico – prosegue Colombo -. Ma come ci sarà l’opportunità dovremo attivarci con decisione a sostenere la medicina territoriale, quella più direttamente a contatto con l’utenza e che potrebbe intervenire con maggior efficacia». Colombo è soddisfatto per la sua carica, soprattutto perchè «figlia del civismo più genuino e non di quelle logiche di partito che in un passato nemmeno così remoto mi hanno allontanato da altri incarichi».
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