Rescaldina, salgono a 239 i casi di Covid-19
In paese sono 188 i cittadini in isolamento per contatto stretto e 216 i casi clinici in attesa di accertamento, per un totale di 643 rescaldinesi in quarantena
Continua a crescere la curva epidemiologica a Rescaldina, con i casi attuali di positività al Covid-19 che sono ormai arrivati a quota 239 per un totale di 470 contagi e 15 decessi dall’inizio della pandemia. Al momento sono sei i cittadini ricoverati in ospedale e 55 quelli che hanno sconfitto il virus da inizio settembre ad oggi. L’età media dei positivi al coronavirus è di 48 anni e tre mesi: il più giovane Rescaldinese affetto da Covid ha 2 anni, mentre il più anziano ne ha 102.
Sono 188, invece, i rescaldinesi in isolamento per un contatto stretto con persone colpite dal coronavirus e 216 i casi clinici segnalati dai medici di base e in attesa di ulteriori accertamenti, che sommati ai positivi portano ad un totale di 643 cittadini attualmente in quarantena in paese.
«Il momento è innegabilmente grave, considerando l’impatto non solo in relazione ai cittadini coinvolti dal Covid, ma su tutto il sistema sanitario e su tutti gli ammalati a cui, in questo momento, è sicuramente difficile e complesso assicurare l’assistenza e le normali cure – sottolinea il sindaco, Gilles Ielo -. Il pericolo si annida ed è sempre presente nelle nostre azioni quotidiane. Per questo motivo ricordo le semplici regole da adottare per limitare il rischio di contagio: limitare le attività e gli spostamenti a quelli strettamente necessari, indossare sempre la mascherina, mantenere il distanziamento interpersonale di almeno un metro, igienizzare spesso le mani e le superfici di contatto e areare regolarmente ambienti e locali».
In paese nei prossimi giorni comune e Croce Rossa di Legnano daranno vita ad una “task force” per aiutare cittadini e famiglie che si trovano in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria, con distribuzione di pacchi di vivere a chi si trova in condizioni di fragilità socio-economica, potenziamento della consegna a domicilio di spesa e farmaci e un servizio di supporto a chi sta soffrendo di più i risvolti psicologici della pandemia con il “Telefono gentile”.
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