Nella festa di San Martino la contrada annuncia il ritorno di Andrea Coghe
Il rinnovamento della contrada passa anche dalla scelta per la corsa. Andrea Coghe richiama il nome di papà Massimo vincitore nel 2003 con la giubba biancoblu
«Buon San Martino a tutti, anche se in un momento storico come questo c’è poco di buono da festeggiare, ma se iniziassimo a dimenticarci delle tradizioni e delle nostre radici, vorrebbe dire cominciare a perdere quel senso di comunità e solidarietà di cui anche una realtà come la Contrada fa parte». Inizia così il messaggio della contrada di San Martino che oggi, 11 novembre celebra la giornata dedicata al Santo Patrono.
«Una festa che – scrive la contrada – si sarebbe dovuta svolgere nel prossimo fine settimana con l’investitura dei nuovi reggenti: Cristiana Moretti (gran priore), Davide Barone (capitano) e Francesca Genoni (castellana). Persone nate, cresciute e vissute, in senso letterale, sotto la spada di Martino e con i colori bianco e blu nel cuore e lo stesso si può dire delle persone che ricoprono le altre cariche nonché per i consiglieri, tutti neoeletti nella scorsa assemblea annuale, una grande ventata di rinnovamento che ha dato nuovo slancio all’intera Contrada ed a tutto il suo popolo». In attesa di tempi migliori, la contrada guarda comunque oltre e presenta i suoi progetti che riguardano le attività della contrada ma anche la corsa.
«Sono davvero molti e diversi fra loro i progetti che abbiamo in serbo – scrive la contrada – alcuni già in esecuzione, come la sistemazione dell’intero maniero, ad opera di contradaioli e consiglieri che con grande sforzo e volontà si sono adoperati in tal senso “muovendo le mani” in prima persona. Altri riguardano un passaggio a noi tanto caro, ovvero riportare la Contrada San Martino al centro e sul territorio, una sorta di polo associativo e culturale per chiunque, senza distinzioni di fasce d’età e ceto sociale, nell’interesse dell’intera comunità. Si sta anche operando per digitalizzare tutto il sistema interno, per veicolare al meglio le informazioni tra i soci ma soprattutto con il rione ed i suoi abitanti, anche con collaborazioni ed iniziative congiunte. Si partirá anche con una nuova ed accurata catalogazione ed archiviazione, secondo criteri e metodi usati nei musei, dei costumi, armi, gioielli e tutto quello che riguarda il patrimonio legato alla sfilata storica. Oltre a cercare di creare iniziative di interesse ed utilità sia per i più piccoli, sia per gli anziani, perchè la vita di Contrada ha molte sfumature e tutti vogliono divertirsi e stare insieme, solo in maniera diversa a volte».
Grandi cambiamenti anche sull’aspetto corsa. San Martino volta pagina anche sulla scelta del fantino. Silvano Mulas detto “Voglia” non vestirà più la giubba Bianco-Blu: «Una scelta ponderata e ragionata. Ho un enorme rispetto e grande stima nei confronti di Silvano, grande professionista in pista e non solo – dice il capitano Davide Barone – Da subito abbiamo parlato di un cambiamento profondo e questo deve anche passare dalla scelta del nostro fantino. Un solo nome ha attraversato i pensieri miei e della mia commissione, quello di Andrea Coghe, detto “Tempesta”. Andrea Coghe e San Martino, una storia già vista (nel 2013-2014), un unico filo conduttore che lega questa famiglia al rione di Via dei Mille. Come detto non abbiamo avuto dubbi fin dal principio, la nostra decisione ricade sulla ricerca di un rapporto di assoluta stima, rispetto e fiducia coltivati e cresciuti nel tempo. Volevamo un fantino con delle frecce in più, oltre alla assodata professionalità, nella sua faretra: una grande fame di vittoria e quell’ineguagliabile attaccamento ai nostri colori. Tempesta è un fantino cresciuto molto negli ultimi anni e, dopo la vittoria nel 2018 a Siena, ha acquisito maggiore fiducia in sé stesso e nei suoi mezzi».
Il sogno in Via dei Mille è quello di «rivivere un altro 2003, con un altro Coghe che possa alzare il nerbo all’arrivo, perché il pensiero ricorrente ora a San Martino è solo uno: “SE PUOI SOGNARLO, PUOI FARLO!” Ci saranno poi nuovi gadget, pubblicazioni, attenzione all’ambiente, insomma tante novità e tanta “carne al fuoco”, in attesa di poterla mettere davvero, perchè questo nefasto periodo sta colpendo e scuotendo tutti noi fin nel profondo e questo ci rattrista, ma passerà. La speranza non deve spegnersi, è come una scintilla che da inizio ad un fuoco che risplenderà su tutti noi, caldo come un’inaspettata estate a Novembre, buon San Martino a tutti!»
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