Tutti in coda per il vaccino. Nella mattinata di oggi, martedì 10 novembre, a Parabiago almeno una trentina di persone aspettavano in fila tra via Marconi e via Vespucci per prenotare il vaccino antinfluenzale. Tutti con mascherina e distanziati, ma comunque una situazione che è un pugno nell’occhio nei giorni del secondo lockdown anti-Covid e della Lombardia “zona rossa”. La denuncia arriva dal Partito Democratico di Parabiago, che della lunga coda fa il simbolo di una Caporetto sanitaria della Regione.

La fila, infatti, per i Dem «stride» con le rassicurazioni arrivate dal Pirellone sul numero di dosi acquistate sufficienti a garantire un’adeguata copertura vaccinale. «La coda c’è perché le dosi che hanno a disposizione i medici di base sono pochissime e spingono tutti a prenotare al più presto – sottolinea la sezione parabiaghese del PD -. L’emergenza sanitaria causata dall’epidemia di Covid, oltre a farci rendere conto che abbiamo pochi medici di base, e che andrebbero aumentate le borse per le specializzazioni mediche, ci ha messo ancora una volta dinnanzi all’inadeguatezza della Regione in ambito sanitario. Risultato? Disagi per gli anziani, donne incinte, immunodepressi e pazienti in terapia oncologica».

Sempre in tema sanità, il mese scorso dal Partito Democratico di Parabiago è arrivata anche la richiesta di ripristinare i servizi del poliambulatorio di via II Febbrario. Battaglia che i Dem hanno deciso di portare tra i banchi del consiglio comunale con un’apposita mozione che punta sulla «necessità di garantite un migliore accesso ai servizi sanitari alla popolazione, ridurre l’affollamento nelle strutture ospedaliere, i tempi di attesa e la mobilità dei cittadini più fragili sul territorio».