A San Giorgio salgono a 53 i casi di Covid-19, una classe in quarantena
A San Giorgio una classe terza della scuola secondaria di primo grado Ungaretti è in quarantena dopo che è stato rilevato un caso di Covid-19
Sale il numero dei contagi a San Giorgio su Legnano, dove in una giornata sono stati registrati sette nuovi contagi che portano il totale in paese a 53. Rimangono fermi a quattro i ricoveri ospedalieri, senza variazioni nelle condizioni di salute delle persone ricoverate. Da ieri, lunedì 2 novembre, inoltre, una classe terza della scuola secondaria di primo grado Ungaretti è in quarantena dopo che è stato individuato un caso di positività.
In paese, inoltre, è in arrivo un giro di vite per chi non indossa correttamente la mascherina. «Credo abbiate compreso tutti che la situazione generale richiede molta attenzione affinché si contenga questo rapida diffusione dei contagi, personalmente non voglio arrivare ad un nuovo lockdown – è il messaggio lanciato nei giorni scorsi dal sindaco, Walter Cecchin, ai suoi concittadini -. Trovo oggi difficile vedere ancora persone adulte che portano male, o addirittura non mettono, l’unica protezione che abbiamo, ovvero la mascherina, mettendo in pericolo di contagio le persone nelle vicinanze. Mi chiedo quale difficoltà abbiate nel portarla in modo adeguato: guardate ed ascoltate i vostri medici di base, sono certo che sapranno spiegarvi in modo esaustivo l’importanza di questo semplice presidio protettivo in questo particolare momento. Dalla prossima settimana gli agenti della Polizia Locale non si limiteranno più ad invitare i cittadini ad indossare i presidi protettivi individuali in modo corretto, come ho personalmente raccomandato in queste settimane, ma chiederò che chi non rispetta questa semplice e unica regola che venga applicato quanto contenuto nel decreto del presidente del Consiglio dei Ministri».
Dal primo cittadino un richiamo anche agli studenti sangiorgesi e ai loro genitori. «Purtroppo noto che molti ragazzi in età scolare non rispettano le minime cautele e precauzioni – sottolinea Cecchin -: ricordo ai genitori che l’insegnamento dell’educazione e del rispetto delle regole non è “ancora” compito del comune o del sindaco, ma dei genitori, pertanto vi invito a fare qualche giro per il paese per vedere come si comportano i vostri figli».
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