Inizia il processo a Carlo Agrati per il duplice omicidio di Cerro Maggiore: “Sono innocente”
Corte d'Assise per il 70enne accusato di aver dato fuoco all'appartamento in cui viveva con le due sorelle Carla e Maria, provocandone la morte, con lo scopo di incassare l'eredità
Era uscito dall’incendio della casa di Cerro Maggiore, in cui viveva con le due sorelle che non ce l’hanno fatta, come un miracolato. Cinque anni dopo è alla sbarra con l’accusa di duplice omicidio di Maria e Carla. Giuseppe Agrati, secondo la Procura Generale di Milano che ha impugnato l’archiviazione disposta dalla Procura di Busto Arsizio, invece ad innescare l’incendio sarebbe stato proprio il fratello sopravvissuto a quella notte per una questione di eredità (milionaria).
Il processo in Corte d’Assise a Busto Arsizio ha preso il via questa mattina, martedì, e promette di essere avvincente perchè i difensori di Agrati (Giuseppe Lauria e Desirè Lazzati) sono convinti della sua innocenza e annunciano una lunga battaglia per arrivare ad una piena assoluzione del loro assistito, oggi 70enne e ancora detenuto dopo l’arresto avvenuto a novembre del 2019.
La corte, presieduta dal giudice togato Daniela Frattini (a latere Marco Montanari), ha avviato il dibattimento con l’acquisizione della lista testi (una trentina), ha acquisito le prove e ha stabilito un calendario delle udienze. Da parte loro gli avvocati hanno sollevato alcune questioni, ad esempio riguardo al sequestro non ancora dichiarato rimosso dei beni dell’imputato da parte del giudice civile creando anche una compressione dei diritti della difesa, e chiesto l’allentamento della misura cautelare in carcere mettendo a disposizione anche un’abitazione a Gallarate dove poter ospitare Agrati ai domiciliari. La corte non ha ritenuto nuovi gli elementi portati dalla difesa per la concessione dei domiciliari ma ha espresso “clemenza” nei suoi confronti ribadendo che dovrà essere il giudice civile a disporre il dissequestro dei suoi beni. Secondo la difesa si tratta di una necessità importante per poter disporre della perizia che smentirebbe le ipotesi dell’accusa e cioè che quella notte sarebbe stato lui ad appiccare le fiamme nella casa in cui viveva insieme alle due vittime.
Da parte sua Carlo Agrati ha partecipato alla prima udienza in maniera attiva, rilasciando spontanee dichiarazioni nelle quali si è dichiarato innocente e fortemente provato dalle accuse che gli vengono rivolte e che non capisce come possano essere state rivolte a lui. La prossima udienza si svolgerà il 10 novembre e verranno ascoltati i primi testi.
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