Agenzie viaggio di Legnano in sofferenza: «Servono soluzioni per ripartire»
Tracollo per le agenzie viaggio anche di Legnano che chiedono al Governo di «aiutarci a trovare soluzioni che facciano ripartire la macchina del turismo in tutti i suoi aspetti»
Il Coronavirus sta «tagliando le gambe» alle agenzie viaggio e ai tour operator che nell’arco di pochi mesi hanno visto il loro fatturato scendere oltre l’80% rispetto al 2019. Un tracollo importante e critico, segnalato dagli stessi esperti del settore di Legnano che, in questi giorni dove il contagio sta dilagando, hanno deciso di far sentire la loro voce: «Siamo in piena sofferenza: non esistono solo bar ristoranti e alberghi. Ci siamo anche noi e se si va avanti così molti dovranno abbandonare il mercato».
Sono stati mesi difficili anche per le agenzie legnanesi che si sono dovute destreggiare tra voli cancellati, richieste di rimborsi, pacchetti viaggi con disdette e poche prenotazioni, soprattutto per l’estero. A questo si aggiunge l’incertezza per il futuro: «Non ci sarà ripresa né per fine anno, né forse nel 2021 – commentano dalle agenzie -. Con le diverse e mutevoli regole per contenere il contagio i viaggi in generale e più in particolare quelli all’estero sono diventati una vera incognita. E per il 2021 ci sono ancora interrogativi. Le Crociere prenotate nel 2019 per il 2020 sono state tutte annullate, una perdita importante. Restano quelle sul Mediterraneo, ma visto il clima sono decisamente poco attrattive in autunno e prenotare un viaggio per il 2021 appare un vero azzardo».
Il bonus vacanze non ha avuto successo tra le agenzie, che durante l’estate hanno visto un lieve movimento di clienti già fidelizzati, ma sono risultate completamente perse le pratiche medio-basse: pensionati e famiglie. Negli aeroporti la situazione è altrettanto critica: linee aeree cancellate, voli charter annullati e compagnie in difficoltà. Tra tamponi obbligatori e restrizioni di ogni sorta affrontare un viaggio è, ormai, una vera impresa e «le prospettive nei prossimi mesi saranno più nere». Nessun viaggio di piacere e nessun viaggio di lavoro: «Le aziende che prima chiedevano di organizzare viaggi di lavoro all’estero ora effettuano videoconferenze – spiega un agente di viaggio -.Anche il giro delle fiere è fermo e anche questa è una grave perdita».
Il fondo da 265 milioni di euro, reso disponibile dal decreto legge Rilancio, destinato ad agenzie di viaggio, tour operator, guide e accompagnatori turistici potrebbe non bastare per tenere in piedi il sistema: «Ci vogliono strategie – affermano gli agenti di viaggio -. È necessario aprire corridoi sicuri verso l’estero per tornare ad organizzare viaggi. Perchè non utilizzare le stesse formule proposte per le Crociere, dove prima dell’imbarco viene verificato che il viaggiatore sia sano, poi vengono proposte escursioni limitate nelle quali non ci sono contatti esterni. Si potrebbe pensare a villaggi turistici nelle mete più ambite improntati nello stesso modo. Chiediamo al Governo di aiutarci a trovare soluzioni che facciano ripartire la macchina del turismo in tutti i suoi aspetti».
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