Eppur si muove, è il caso di dirlo: non solo l’Istituto Bernocchi di Legnano in questo periodo difficile non si è fermato, ma ha consentito a un gruppo di studenti di ottenere in questi giorni il Patentino di Robotica. «Si tratta di un progetto didattico di eccellenza – fanno sapere dalla scuola – al quale hanno collaborato Pearson Italia, casa editrice leader nell’education, e Comau, azienda leader mondiale nel campo dell’automazione industriale».

Il corso, della durata complessiva di cento ore, è iniziato lo scorso anno scolastico a febbraio e si è svolto in modalità blended, con lezioni in presenza presso l’istituto, integrate da studio e-learning grazie alla piattaforma Comau Web Academy.
All’ISIS Bernocchi l’attività ha visto la creazione di quattro gruppi classe con otto tutor d’aula e ha coinvolto diversi studenti del triennio (del Tecnico e del Liceo). Un primo gruppo ha già completato il percorso e il 14 ottobre scorso, presso la sede del test center Pearson di Milano, ha sostenuto l’esame finale (slittato a causa del lockdown primaverile). In generale la certificazione è stata da loro conseguita con ottime valutazioni.

«Siamo molto soddisfatti – dichiara il referente del progetto, prof. Angelo Merlino – La certificazione ottenuta dai nostri studenti non solo è equivalente a quella rilasciata a professionisti e aziende, ma è anche riconosciuta a livello internazionale. Oltre al diploma, il Patentino della Robotica è un prezioso “passaporto” per affrontare l’inserimento nel mondo del lavoro, in quanto abilita ad operare nell’ambito dell’automazione utilizzando e programmando bracci robotici industriali». L’attività è stata un’occasione di formazione anche per dieci docenti dell’ISIS Bernocchi, i quali grazie a Pearson hanno potuto conseguire un certificato di abilitazione all’insegnamento di “Uso e Programmazione di robot industriali”, il che arricchisce ulteriormente il patrimonio di competenze su cui può contare l’offerta formativa della scuola. «Speriamo quest’anno di poter seguire efficacemente anche gli altri 80 studenti iscritti al corso – conclude il prof. Roberto Albè che ha seguito la formazione come tutor d’aula – E’ un’opportunità che i nostri studenti non devono perdere».