Busto Arsizio, inseguimento a sirene spiegate e incidente. Arrestato
Intorno alle 23 la Volante del Commissariato di Busto Arsizio, svoltando in via Rossini da viale Trentino, si è imbattuta in un’auto ferma a bordo strada: l'autista ha ingranato la marcia ed è fuggito, ma la sua corsa è finita fuori strada dopo 2 chilometri
Fuga a gran velocità dopo essere stato controllato dalla Polizia. Si è concluso con un incidente e l’arresto di un 37enne, cittadino marocchino, un inseguimento per le vie di Busto Arsizio nella serata di lunedì 19 ottobre.
Intorno alle 23 la Volante del Commissariato di Busto Arsizio, svoltando in via Rossini da viale Trentino, si è imbattuta in un’auto ferma a bordo strada, con motore acceso e finestrino abbassato, con un uomo in piedi di fianco alla vettura e con le mani protese nell’abitacolo.
Sospettando che fosse in atto uno scambio di droga, la pattuglia si è avvicinata per effettuare un controllo, ma l’uomo a piedi si è allontanato in fretta, mentre l’autista, appena vista la volante, ha ingranato la marcia, partendo a gran velocità. La Volante si è messa al suo inseguimento, azionando sirena e lampeggiante: il tutto è durato per un paio di chilometri, ma il fuggitivo, immettendosi a velocità in una curva, ha perso il controllo del mezzo, finendo fuori strada.
A quel punto gli agenti, notando anche del fumo che usciva dal veicolo e constatando che le portiere erano bloccate, hanno estratto il guidatore dal finestrino, chiedendo l’intervento di un’autoambulanza che, sempre scortata dalla Volante, lo ha trasportato in ospedale. Dopo qualche ora di osservazione, i medici hanno dimesso il fermato. L’uomo, con precedenti per reati in materia di sostanze stupefacenti, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
Sono in corso indagini sullo straniero, risultato proprietario dell’auto e addosso al quale non è stato trovato nulla di illecito, se non circa 700 euro in contanti: i sospetti sono accresciuti dal fatto che prima di essere estratto dall’auto il 37enne ha tolto la batteria dal cellulare, rendendo così impossibile leggere i suoi messaggi.
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