Insieme a nostra madre vogliamo ringraziare tutti i Privati, le Associazioni, e le Istituzioni per le tante attestazioni di affetto e stima.
Grazie all’amica Carolina Toia e a Lorenzo Radice che nonostante i loro impegni hanno trovato il tempo anche per noi.

Il dolore che si vive in questi momenti non può essere attenuato da niente ma le tante belle cose che ci avete scritto ci aiutano ad alleviare la tristezza dell’evento.
Sono due cose distinte, il dolore che è in te e il piacere di tanta partecipazione che ti riempie di gioia il cuore.

È veramente strano vivere questi sentimenti così diversi tra loro che viaggiano paralleli senza che mai uno annulli l’altro.
Quanti siete stati voi che con un messaggio su whatsapp, su Facebook, Messanger, Instagram, telegrammi, telefonate, biglietti scritti a mano, le strette di mano per strada avete voluto raccontarci un ricordo di nostro Padre.

Che dire, quanto orgoglio, quanta fierezza, quanto ci sentiamo fortunati ad avere avuto un padre così. Padre si ma un amico, un socio col quale abbiamo condiviso quasi 40 anni di lavoro, di soddisfazioni, di successi. Quante volte ci siamo scontrati perché la vedevamo in modo diverso, quante volte abbiamo ceduto, quante volte ha ceduto lui per trovare un punto di incontro, un compromesso.

Abbiamo incontrato uomini e donne così diversi, storie di vita diverse tra loro ma che hanno saputo apprezzare Tullio perché lui sapeva porsi con grande rispetto con tutti. Non faceva differenze, era la persona che contava e non quello che la persona rappresentava nella nostra comunità che faceva differenza. Lui era così, rispettava tutti , ognuno per quello che era.

Gli amici coi quali aveva corso nella US Legnanese…
I ragazzi del Baseball, non più ragazzi, quelli che accompagnava alle partite la domenica…
Gli amici di sempre del tennis, quelli del “Club del Venerdì “…
I ragazzini che accompagnava alle partite di calcio con suo nipote, il “nonno Tullio”, anche loro c’erano al funerale…

I tanti clienti e colleghi diventati anche amici…
I dipendenti, anche quelli di qualche decennio fa, con le lacrime agli occhi…
Quanti occhi lucidi che abbiamo visto, quanti senza dire una parola ci hanno detto tutto, quante belle persone abbiamo incontrato.

Che esperienza meravigliosa ci ha fatto vivere nostro Padre, fino alla fine.
Ma non è solo a lui che dobbiamo tutto questo, senza nostra madre non sarebbe stato possibile.
La famiglia Cavallari