Elezioni a Legnano: dal saluto romano al microfono di Franco Colombo, ma cosa non abbiamo visto?
Diverse curiosità (banali e non ) hanno animato la campagna elettorale, da più parti indicata come tra le più aggressive sui social
Il presunto saluto fascista alla presentazione della coalizione di centrodestra, la notizia dell’ospedale che non sarebbe proprietario della sua struttura, il microfono surreale al comizio di Franco Colombo, l’abbondanza di selfie sui social da parte dei candidati sindaco (tutti ad imitare Salvini?), la proposta arrivata da un esponente del centrosinistra (Federico Amadei) per una riconciliazione politica nel dopo-voto, il sostegno di esponenti nazionali ai loro rappresentanti locali, l’estremo appello di un candidato consigliere a votare un candidato sindaco diverso da quello della propria lista.
Elezioni, ecco quanto spendono candidati e liste su Facebook
Diverse curiosità (banali e non ) hanno animato la campagna elettorale, da più parti indicata come tra le più aggressive sui social. Proprio l’influenza del mondo virtuale sull’esito finale è tutta da valutare e da tenere in considerazione per il futuro. I social, comunque, sono stati eletti a canale istituzionale di comunicazione di fatto e hanno visto anche investimenti economici, mai successo in precedenza. Cifre modeste, d’accordo, rispetto a quelle generali previste nelle rispettive campagne, ma pur sempre significative di una nuova tendenza comunicativa.
Tre considerazioni
La nostra attenzione, in termini politici, si sofferma sul tema lanciato dall’ex capogruppo del PD, Federico Amadei: «Bisognerebbe evitare che, chiunque vinca, governi una Legnano divisa in due blocchi pregiudizialmente contrapposti, anche perchè la comunità sta vivendo questa tragica pandemia. Io penso, a titolo personale, che si potrebbe anche ipotizzare una definizione condivisa degli organi di garanzia istituzionale comunali. Certo, è una ipotesi che parte dal presupposto che il centrodestra dia un netto segnale di discontinuità con il passato».
Sempre a livello personale, una adesione a Federico Amadei è arrivata da Luca Vezzaro, candidato nella lista civica Toia: «Il principio è condivisibile. Arriviamo da anni complessi. La città era divisa ancor prima del caso giudiziario. Il giorno dopo le votazioni ci saranno sempre i partiti e le liste, ma ci saranno anzitutto le persone con cui condividere il futuro della città».
Federico Amadei: “Per il bene di Legnano, necessaria una riconciliazione politica”
I confronti pubblici non sono stati incisivi, come quelli di tre anni fa, da parte di tutti i candidati: tanti punti potenzialmente interessanti dei programmi, che abbiamo ripreso con le schede dedicate ad ognuno di loro, non sono mai emersi in maniera così chiara. Carolina Toia, ad esempio, ha proposto un incentivo comunale “tax free“ il primo anno per le nuove imprese di under 40 che si stabiliscono a Legnano. Lucia Bertolini vuole creare l’hub per il coworking e una mensa sociale comunale per i poveri con tessere per il trasporto pubblico gratuito per chi è in difficoltà. Simone Rigamonti ha lanciato la proposta dell’adozione delle famiglie più in difficoltà. Niente di travolgente, ma nei confronti abbiamo sentito solo frasi fatte e queste proposte concrete – condivisibili o no – sono mancate.
Oppure, ancora, si è dato spazio ad affermazioni non proprio del tutto veritiere. Oltre alla vicenda del saluto “fascista”, Franco Brumana, ad esempio, ha avanzato la provocazione di un ospedale di Legnano che non è proprietario della nuova struttura e paga quindi un affitto, con il rischio di uno sfratto in caso di morosità. In realtà, almeno così risulta a noi, l’ospedale è di proprietà dell’Asst Ovest Milano fin dal collaudo e dalla consegna. L’investimento parziale del privato per la sua costruzione è “risarcito” attraverso il pagamento di un canone di disponibilità annuale, così come nel contratto è previsto il pagamento di servizi no-core. Ma la proprietà è dell’azienda ospedaliera.
Carolina Toia ha invece smentito la notizia lanciata dal Grande Nord circa una sua precedente denuncia nei confronti dei vertici della Lega: «Non ho mai denunciato nessuno nella mia vita. Tra qualche giorno non potrò certamente dire altrettanto», il suo commento.
Nelle ore finali della campagna elettorale, l’annuncio di Roberto Ciapparelli (candidato nella lista Franco Colombo sindaco): «Votate Carolina Toia» è apparso un esagerato appello fuoriprogramma.
Tensioni che hanno trovato spazio anche nei rari comizi in piazza. In uno di questi, Franco Colombo, solitamente allegro e sorridente, si è lasciato andare a espressioni apparse sorprendenti per modalità e per contenuti. Il microfono, esteticamente originale, ha completato l’opera di quel momento.
Caratteristiche di questa tensione, l’atteggiamento comune, pur manifestato in maniera diversa, da Lorenzo Radice, Franco Colombo e Franco Brumana nei confronti di Carolina Toia. Siamo già in presenza di un possibile schieramento per il ballottaggio in opposizione al centrodestra?
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