Rescaldina, 86mila euro contro il disagio sociale e il gioco d’azzardo
Due bandi portano 86mila euro a Rescaldina per progetti di contrasto a gioco d'azzardo e marginalità e disagio sociale nella zona della stazione e del bosco
Due bandi portano 86mila euro a Rescaldina per progetti di contrasto a marginalità e disagio sociale e gioco d’azzardo. I fondi sono arrivati da iniziative promosse in collaborazione con cooperative sociali e saranno gestiti dagli enti, non dal Comune.
Il primo finanziamento, per un totale di 64mila euro, arriva a valle di un bando finalizzato all’attivazione di processi di inclusione sociale a livello della comunità di giovani e adulti a rischio di marginalità e disagio sociale e permetterà di dare vita ad un intervento pensato per l’area della stazione e del Bosco del Rugareto, zone “rosse” per il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Capofila della proposta “premiata” dal bando è la Cooperativa Albatros, in cordata con Comunità Nuova e Cooperativa Lotta contro l’emarginazione, Azienda So.Le e ASST, e prevede il coinvolgimento dei comuni attraversati dalla tratta Novara-Milano Cadorna. Il progetto prevede «azioni di pronto intervento sociale e presa in carico delle situazioni di bisogno determinatesi a seguito di una condizione di precarietà e di emarginazione conclamata – spiega Enrico Rudoni, assessore ai servizi sociali -, anche per abuso di sostanze, al fine di contenere o ridurre il danno prodotto e avviare percorsi di inclusione sociale. Si prevede di implementare un’unità di strada, un servizio gestito da un’equipe composta da operatori del servizio pubblico e del privato sociale, figure sociali e sanitarie che operano a bassa soglia, nei contesti considerati a rischio marginalità».
La seconda tranche di fondi, invece, ammonta a 22mila euro ed è finalizzata al potenziamento dell’attività di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico nei luoghi di lavoro, scuole e comunità locali. Con il contributo la Cooperativa Sociale Albatros, in collaborazione con la Cooperativa la Grande Casa e la Fondazione Somaschi, prevede interventi sui territori dell’intero Altomilanese che intendono collaborare con l’Unità Operativa Complessa di Promozione della salute della ATS di Milano per «realizzare almeno un’iniziativa pubblica (con il coinvolgimento della popolazione) di contrasto o prevenzione al gioco d’azzardo patologico in ogni comune del territorio, organizzare seminari e workshop rivolti a amministratori e operatori per la presentazione e la condivisione delle buone pratiche, sperimentare azioni mirate di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico attraverso un approccio integrato sovracomunale e strutturare percorsi formativi integrati che vedono come destinatari gli enti del Terzo Settore presenti sul territorio e operatori degli Uffici di Piano».
«Per quel che riguarda Rescaldina – conclude Rudoni – questi finanziamenti risultano essere una fase di consolidamento del processo che ci ha visti protagonisti contro l’emarginazione in tutte le sue declinazioni. Infatti, abbiamo dato vita ad un processo sociale con il progetto Integration Machine che vede la rigenerazione partecipata di alcuni luoghi che erano abbandonati da tempo, senza dimenticare che nel 2016 Rescaldina era stata capofila di una cordata di Comuni impegnati nel progetto no slot “Quando il gioco ritorna un gioco” e l’approvazione del Regolamento contro le ludopatie del 2017 che porterà al mancato rinnovo delle concessioni delle apparecchiature delle sale slot. I valori che perseguiamo da tempo potranno essere raggiunti solo attraverso la collaborazione con gli enti del Terzo Settore che hanno acquisito fondamentali competenze progettuali, pertanto riteniamo fondamentale continuare questa proficua operazione di coprogettazione ed è doveroso ringraziare le Cooperative Sociali coinvolte in questi progetti che sono stati finanziati e, in particolare, la Cooperativa Sociale Albatros».
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