Elezioni a Legnano, liste civiche più “spendaccione” dei partiti
La civica di Carolina Toia la più spendacciona e Forza Italia il partito più parsimonioso in base ai preventivi di spesa per le elezioni di Legnano
La civica di Carolina Toia è la più “spendacciona”, Forza Italia il partito più “parsimonioso”. È questa la fotografia che emerge dai bilanci preventivi di spesa presentati nelle scorse settimane dalle 13 liste in corsa a sostegno dei sette candidati alla poltrona di sindaco in vista delle ormai imminenti elezioni amministrative di Legnano.
Dai gadget come penne e matite fino ai manifesti – reali e virtuali -, nei preventivi di spesa troviamo tutti i grandi classici della campagna elettorale: siti internet, santini elettorali, pieghevoli, foto per i candidati, mezzi di trasporto. E se al momento si tratta ancora di preventivi e per tirare le somme, nel vero senso della parola, bisognerà aspettare il termine della tornata elettorale, i documenti presentati dalle forze politiche in campo forniscono già più di un indicatore. Come ad esempio i partiti tradizionali che “tirano la cinghia” più delle civiche.
La lista che porta il nome dell’aspirante prima cittadina della coalizione di centrodestra, Carolina Toia, alla voce dei costi prevede una spesa di quasi 16mila euro: 15.980 per la precisione, di cui un terzo per gli automezzi come il camper con il quale sta girando l’ex consigliera regionale sta girando la città. Decisamente più contenuti i budget stanziati dai tre partiti a sostegno dell’avvocato legnanese: 2.350 euro per la Lega, 2.000 per Fratelli d’Italia e solamente 1.000 euro per Forza Italia.
Segue nella classifica dei “Paperoni” della prossima chiamata alle urne la lista che fa capo all’ex assessore Franco Colombo, che messo sul piatto 13mila euro per affrontare la campagna elettorale. Si ferma poco prima dei 10mila euro, invece, il budget a sostegno di Franco Brumana: 7.300 euro è la spesa prevista dal Movimento dei cittadini, mentre Legnano Cambia ha stanziato 2.100 euro.
Il centrosinistra prevede di investire in tutto poco più di 7.500 euro a sostegno della candidatura di Lorenzo Radice: a farla da padrone è la lista nata dall’unione tra Insieme per Legnano e Legnano Popolare, che stima una spesa di 4.490 euro per affrontare la campagna elettorale. Segue riLegnano, con i giallo fluo che hanno stanziato 1.944 euro, mentre il Partito Democratico fa da fanalino di coda alla coalizione con una spesa prevista di 1.200 euro.
Chiudono il gruppo il Movimento 5 Stelle, che per la corsa di Simone Rigamonti ha messo in preventivo una spesa di 2.300 euro, Europa Verde, che per sostenere la candidatura di Alessandro Rogora prevede costi per 2.050 euro, e La Sinistra – Legnano in Comune, che in vista delle prossime elezioni punta su Lucia Bertolini e ha stanziato un budget di 1.430 euro.
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