L’angolo della Poesia: “Esercizi sul settembre” di Attilio Bertolucci
Il calore d’un giorno di settembre
è un bene che non devi lasciar perdere,
ogni foglio del calendario che stacchi
se ne porta via un po’ come si porta
via la tua vita giunta al suo settembre.E ancora loderai tu il settembre
che avvicina l’inverno, poi che il sole
nascente dalle sue albe tranquille
e fùmide entro i cieli del meriggio
arde d’un fuoco che ha solo settembre?Così le foglie bruciano in settembre
e si fanno metallo, fulva làmina
fragile, che spezzano le tue
dita smagrite, del colore perso
che hanno le foglie a fine di settembre.“Esercizi sul settembre” di Attilio Bertolucci
in “Viaggio d’inverno” (Garzanti, Milano 1971)
I due primi cineclub d’Italia portano la firma di un Bertolucci. Ma non quella dei due registi Bernardo e Giuseppe. Bensì quella di Attilio, poeta classe 1911 (spentosi a Roma nel 2000) e genitore dei due. Correva l’anno 1937 quando Bertolucci padre – l’anno prima della laurea in Lettere – fondò insieme a Pietrino Bianchi i primi due club dedicati all’arte cinematografica della Penisola: uno a Imola e uno a Parma.
Bertolucci senior, inoltre, fu anche critico cinematografico. E non era raro vederlo nelle sale insieme ai suoi figli: la passione scorreva nel sangue della famiglia. Bernardo, tra gli altri, diresse “Ultimo tango a Parigi” e “L’ultimo imperatore” (vincendo anche Oscar), mentre Giuseppe, che fu anche sceneggiatore, fu alla regia di “Berlinguer ti voglio bene” e “Il dolce rumore della vita”.
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