Referendum, a Rescaldina i seggi restano nelle scuole
Dopo avere esaminato le possibili sedi alternative gli uffici comunali hanno dato esito negativo allo spostamento dei seggi per non interrompere le lezioni come richiesto dal M5S
I rescaldinesi andranno a votare nei seggi allestiti nelle scuole comunali per il referendum del 20 e 21 settembre. La richiesta del M5S di Rescaldina di «individuare sedi di seggio alternative alle scuole», ha ricevuto parere negativo da parte di Sindaco e Giunta. «Motivazioni logistiche ma anche economiche, a pochi giorni dall’ agognato ritorno in aula dei bambini, porteranno ad un nuovo stop delle lezioni – commentano i pentastellati – Respinta anche l’ipotesi di seggi in strutture temporanee nelle piazze. Peccato. Resta difficile comprendere come non si riesca a spostare una decina di seggi elettorali in altro luogo, ma si sia promesso di far rinascere villa Saccal, villa Rusconi ed il teatro La Torre. Vedremo. Se pensiamo di uscire da situazioni di emergenza eccezionali come queste, con metodi ordinari, difficilmente raggiungeremo qualche obiettivo».
Nella dettagliata risposta dettagliata risposta inviata al consigliere comunale del M5S, il sindaco di Rescaldina Gilles Ielo spiega di avere «ampiamente approfondito e valutato con gli uffici comunali competenti, con esito negativo». Il primo cittadino precisa che, «all’indomani dell’indizione della consultazione referendaria e delle elezioni amministrative, è stata ricevuta analoga richiesta da parte dal Ministero dell’Interno e dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani, a cui è seguita immediatamente la disamina dei locali comunali disponibili, con conseguente comunicazione dell’esito negativo, avvenuta il 23 luglio 2020. La disamina è stata effettuata considerando locali comunali quali, Villa Rusconi, Biblioteca Comunale “Lea Garofalo”, palazzo Comunale, palestre, ipotizzando anche eventuale allestimento di tensostrutture, tuttavia, in tutti i casi esaminati, abbiamo riscontrato l’assenza di una completa rispondenza dei luoghi ai requisiti per essere adibiti a sezione elettorale, requisiti necessari come espressamente sottolineato da comunicazione del 15 luglio 2020 ricevuta della Prefettura di Milano, gravati ulteriormente da tutte le prescrizioni sanitarie attualmente vigenti». Un altro problema riguarda anche i costi in quanto non è mai stato chiaro se le spese aggiuntive dovute allo spostamento sarebbero potute essere assoggettate a quelle relative ai rimborsi per spese elettorali.
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