A Reggio Calabria, una via intitolata al nonno del prof. Domenico Gangemi
L'ex assessore legnanese presente alla cerimonia con la quale un via della frazione Gallico è stata intitolata a nonno Domenico Araniti, che aveva contribuito alla ricostruzione del territorio subito dopo la seconda guerra mondiale
Domenico Gangemi, già assessore a Legnano e docente all’istituto Dell’Acqua di Legnano, ha vissuto oggi, lunedì 3 agosto, una giornata speciale. Nella sua terra natia, la Calabria, è stato al centro di tante attenzioni e di un evento organizzato dalla frazione Gallico di Reggio Calabria (oltre 16mila abitanti). Una via dedicata ad Anita Garibaldi è stata in parte intitolata a Domenico Araniti, nonno di “Mimmo” Gangemi, personaggio che ha saputo diffondere valori profondi ed esemplari.
“Nonno Domenico, dal quale ho ereditato il nome – spiega il professore Gangemi – è stato un esponente di primo piano della Democrazia del Lavoro, poi confluita nella Democrazia Cristiana. A Podargoni, un paese qui vicino, immediatamente dopo la seconda guerra mondiale, nel periodo della ricostruzione, come delegato comunale, aveva portato la corrente elettrica nelle case e nelle strade, la rete fognaria, aiutando anche la popolazione in materia di dazi con un progetto allora rivoluzionario e popolare. E’ stato consigliere comunale dal 1946 al 1953, quando è deceduto a soli 47 anni. Oggi, l’amministrazione comunale ha voluto dedicargli questa strada, che per me rappresenta profondo motivo d’orgoglio, perchè viene premiato l’aspetto collaborativo e solidale di un uomo che ha dato tutto se stesso alla sua terra, ai suoi abitanti, con un attaccamento incredibile».
«La famiglia Gangemi e il prof. Domenico – il pensiero dell’avv. Armando Neri vicesindaco di Reggio Calabria – meritano rispetto e stima. Rappresentano molto bene i valori della Calabria. L’intitolazione odierna a Domenico Araniti è un atto dovuto alla memoria del politico, ma anche all’esempio dei suoi famigliari».
Nella foto, con Domenico Gangemi, secondo da destra, il vicesindaco avvocato Armando Neri e, ai lati, il presidente della commissione toponomastica Giuseppe Cantarella, alla sinistra, e il consigliere comunale Francesco Gangemi, a destra.
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