Rescaldina, amianto abbandonato al confine con Marnate
La mini discarica abusiva di amianto a Rescaldina è stata trattata in consiglio comunale. La Polizia Locale ha avviato la procedura per la rimozione
Lastre di amianto abbandonate da febbraio nel verde tra via Balbi e via Etna a Rescaldina. La presenza della mini discarica abusiva al confine con Marnate, segnalata già nei mesi scorsi dal capogruppo del Movimento 5 Stelle, Massimo Oggioni, è finita sul tavolo del consiglio comunale del paese durante l’ultima seduta, proprio grazie ad un’interrogazione dei pentastellati che mirava a conoscere le misure adottate dalla giunta Ielo per mettere in sicurezza l’area, impedire l’avvicinamento all’eternit e rimuoverlo.
«La Polizia Locale – ha spiegato Daniel Schiesaro, consigliere di maggioranza con delega all’igiene urbana e all’illuminazione pubblica – ha rintracciato i proprietari per attivare la procedura di comunicazione della presenza di scarichi abusivi nell’area di loro proprietà. Purtroppo, una volta arrivati a questo punto della procedura, è iniziata l’emergenza Covid-19, che ha visto la Polizia Locale impegnata quasi esclusivamente per la gestione dell’emergenza, e questo ha impedito l’avanzamento con le normali tempistiche del procedimento amministrativo necessario alla rimozione dei rifiuti segnalati. La comandante della Polizia Locale, comunque, ha assicurato che il procedimento amministrativo riprenderà quanto prima e proseguirà fino a garantire la rimozione dei rifiuti, compatibilmente con un procedimento amministrativo che, come in tutti questi casi, risulta particolarmente complesso e lungo».
Le rassicurazioni arrivate dalla maggioranza “targata” Vivere Rescaldina, però, non sono bastate al Movimento 5 Stelle. «Comprendo benissimo l’iter burocratico sotteso a questa gestione – ha replicato Oggioni -, che non è sicuramente semplice soprattutto se inserito in un periodo che di semplice non ha avuto nulla. È anche vero però che il sindaco ha il potere di emanare ordinanze contingibili e urgenti, soprattutto in casi come questo dove ho potuto vedere più volte bambini giocare sulle lastre di amianto. Al netto delle problematiche amministrative, occorrerebbe un intervento del sindaco quantomeno per impedire l’accesso all’area».
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