Il cervo volante è stato avvistato ben sette volte, non solo nella zona del Parco del Roccolo, ma anche a San Lorenzo di Parabiago al confine con Nerviano, a Ravello e persino a Cascina Ragusella, frazione di Uboldo. È questo il risultato di un primo bilancio del progetto di monitoraggio “citizen science”, iniziativa lanciata con l’estate che vede il coinvolgimento di tutti i frequentatori del polmone verde e durerà fino alla fine di luglio.

Sono quattro le persone che attraverso l’app iNaturalist hanno segnalato la presenza dell’insetto, la cui presenza è indice di buona qualità ambientale. Il cervo volante è il più grande coleottero europeo, ed è inserito nella lista delle specie d’interesse comunitario. Le sue dimensioni, spiegano gli esperti del Parco del Roccolo, possono variare tra 30 e 89 mm nei maschi e tra 25 e 49 mm nelle femmine.

«Chi ha tempo e voglia di farsi una passeggiata o una biciclettata dopo cena, al tramonto potrà vedere questi insetti che volano da un albero all’altro – spiega Raul Del Santo, coordinatore dell’Ecomuseo del paesaggio di Parabiago -. È una caccia al tesoro un po’ insolita ma molto affascinante». Anche chi non dovesse riuscire a fotografare il coleottero con le mandibole a forma di corna, potrà ugualmente segnalare di averlo visto tramite l’app.

«Se invece di uno scarabeo con due corna trovate lo scarabeo con un corno solo – aggiunge Del Santo -, segnalate anche questo: potrebbe essere lo scarabeo rinoceronte. Non rimane che augurare a tutti buona caccia al cervo volante».

Ecco la mappa degli avvistamenti visibile sull’app.