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Elezioni a Legnano, le reazioni alla candidatura di Carolina Toia

Franco Brumana, Franco Colombo, Umberto Silvestri, "Legnano Cambia" contestano la candidata del centrodestra per non aver preso le distanze dalla precedente amministrazione

elezioni 2020 - Carolina Toia

Non si sono fatte attendere le reazioni politiche alla presentazione di Carolina Toia alla guida del centrodestra unito di Legnano alle prossime elezioni comunali. Alle provocazioni anche di carattere sessista, giudizi severi da destra a sinistra, passando per civici e non.

Franco Brumana (Movimenti dei cittadini) non risparmia alcun avversario. Figuriamoci la candidata del centrodestra, soprattutto sul tema delle vicende penali dei precedenti amministratori: «Nulla ha risposto sulla caduta della giunta Fratus, sulla incompatibilità tra la carica di assessore di Lazzarini con la causa intentata da AMGA , che le richiede un risarcimento di oltre 20 milioni per i disastri combinati quando era presidente della società controllata dal comune di Legnano – così l’avv, Brumana – . Nulla ha saputo dire sulle battaglie giudiziarie al TAR e al Consiglio di Stato. Ad avviso di questa collega avvocato, il malaffare politico non dovrebbe interessare i PM e i Giudici, con la conseguenza che i pubblici amministratori dovrebbero poter spadroneggiare a piacimento. In definitiva chiede solo un voto fiduciario sulla sua simpatia e non ha la minima idea dei problemi di Legnano. Poveretta! non è colpa della marionetta se il burattinaio che manovra i fili l’ha lasciata allo sbaraglio».

«Nessun programma elettorale da presentare. Una Lista Clvica non ancora definita e che, possiamo
immaginare, di certo non sarà di un livello tale da poter oscurare quella dei partiti che la supportano.
La candidata Carolina Toia e l’assessore regionale Giulio Gallera più che personaggi d’autore ci hanno ricordato i personaggi in cerca d’Autore di Pirandello. Confusi e smarriti», il giudizio di Franco Colombo alla guida di una lista civica di centrodestra, che prosegue «l’avvocato Toia ha dato impressione di essere stata messa lì, imposta, semplicemente per portare avanti la strada intrapresa dalla giunta di Fratus, Cozzi e Lazzarini. Per il resto, molto silenzio e poche idee da presentare. Più che una presentazione roboante ci e sembrato un grande epitaffio che certifica la morte del centrodestra legnanese per come lo abbiamo conosciuto. E’ con immensa tristezza che apprendiamo questa notizia e non possiamo che constatare come, nuovamente. si è anteposto interesse del Partito a quello della città».

Carolina Toia: «Facciamo emergere le potenzialità di Legnano»

Umberto Silvestri, portavoce del PD ma qui a titolo personale spiega il suo commento (“Volevo fare la modella”) definendolo ironico e scusandosi, ma prosegue «la sostanza resta. Già in odor di candidatura tre anni fa e poi messa da parte dai piani alti dei partiti, una conoscenza della vita cittadina praticamente insignificante, una presentazione senza uno, dico uno, straccio di proposta programmatica nemmeno abbozzata, una lista civica dell’ultim’ora che pare non una vera esigenza ma il solito compromesso per tenere insieme tutto il centro destra, non una parola sul recente drammatico passato, come se nulla fosse accaduto. Inadeguatezza totale ad amministrare Legnano è il primo giudizio che mi viene in mente (ma tanto poi ci sarà “la squadra” che governerà). Detto questo, mi verrebbe da augurare un “in bocca al lupo” a Carolina ma non mi pare il caso, vista la famelica fauna che la circonda».

Anche Legnano Cambia fa sentire la sua robusta voce, con un concetto fondamentale: «Alla presentazione del candidato Sindaco, Avvocato Carolina Toia, alla quale fanno capo sostanzialmente la stessa alleanza protagonista di “Piazza Pulita” e tutti i condannati in primo grado, ogni illegalità attestata in sede legale non solo è stata sdoganata ma pare essere assurta a titolo di merito e di vanto, quale valore aggiunto». La lista civica che sostiene Brumana non fa sconti nemmeno a Forza Italia e conclude: «l’illegalità è sempre un’opzione. Talora la più facile. Mai quella corretta, Mai quella che fa dell’etica, anche personale, la base per l’impegno  politico. Chiediamoci, tutti, se è vero che “quello che è stato è stato”. Chiediamoci, tutti, se vogliamo che “quello che è stato” ritorni. “Legnano Cambia” si pone questa domanda fondamentale per il futuro di Legnano. E lo chiede, in primis, ai suoi abitanti. Sulla connivenza non si costruisce nulla».

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Luglio 2020
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