Teleriscaldamento “tagliato” a Legnano, la Sinistra: «Inquilini anello debole»
Dopo il taglio del teleriscaldamento alla case Aler di via Sauro, la candidata della Sinistra punta il dito contro "bollette pazze" ed acqua fredda
![teleriscaldamento case aler via sauro legnano](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2020/07/teleriscaldamento-case-aler-via-sauro-legnano-1163468.610x431.jpg)
Fa discutere il distacco dei primi contatori del teleriscaldamento delle case Aler di via Sauro a Legnano. Nei giorni scorsi Amga, comune di Legnano e la stessa Aler hanno interrotto la fornitura a cinque inquilini morosi, segnando di fatto un cambio di passo nella strategia per il recupero del debito accumulato a causa delle bollette non pagate. Che poche non erano, dal momento che la cifra complessiva dovuta ad Amga ammonta a 400mila euro. Ma il pugno duro della partecipata ha fatto nascere qualche perplessità nella Sinistra e nella sua candidata per le prossime elezioni amministrative, Lucia Bertolini.
«Bisogna andare un po’ indietro nel tempo, quando con il Contratto di Quartiere si mise mano alla riqualificazione degli edifici – sottolinea l’aspirante prima cittadina -. In quell’occasione venne proposto agli inquilini di passare dalla caldaietta individuale al teleriscaldamento, assicurando che sarebbe stato un gran risparmio per tutti. Detto, fatto: eliminate le caldaiette e posate le tubature, per l’ultimo tratto e gli allacciamenti doveva provvedere Aler. E qui cominciano le dolenti note. Non è dovuto trascorrere molto tempo perché cominciassero ad emergere le magagne: l’acqua arrivava pressoché fredda, soprattutto ai piani alti, e le bollette sono esplose. “Bollette pazze” sono state chiamate da subito. Perché tutto il calore se ne andava via nell’ultimo tratto, quello realizzato da Aler e non coibentato, perciò gli inquilini si vedevano recapitare bollette da centinaia di euro per … l’acqua fredda».
“Bollette pazze” e acqua fredda, peraltro, erano già state segnalate a più riprese anche dal Comitato Laboratorio di Quartiere di Mazzafame, che lo scorso anno per aveva provato a rivolgersi anche al commissario prefettizio, Cristiana Cirelli, per chiedere un intervento rispetto alle problematiche legate al teleriscaldamento in via Sauro.
«Per anni gli inquilini hanno lottato perché si mettesse fine a questa situazione: anni in cui è stato fatto qualche sopralluogo che ha confermato la responsabilità di Aler nel disastro e sono state fatte tante promesse non mantenute, sia da parte di Aler sia da parte dei sindaci che si sono succeduti – conclude Lucia Bertolini -. Qualcuno si è arreso e paga, qualcun altro no. Qualcuno magari in questa situazione cerca anche di fare il furbo, e non va bene. Intanto però il debito è lievitato. Ma chi deve pagare? Gli inquilini truffati o Aler? Chi approfitta del “bene comune”: gli inquilini o Aler? Chi è rimasto impunito: gli inquilini o Aler? Perchè Amga non si rifà su Aler, invece di chiedere agli inquilini di pagare a peso d’oro un servizio di pessima qualità? Forse perché sono gli inquilini l’anello debole di tutta la vicenda?».
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