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“Muoversi ai tempi del Covid”, nell’AltoMilanese cresce la mobilità dolce

È quanto emerso dall'indagine avviata nell'ambito del progetto “L’Alto Milanese va in mobilità sostenibile”, promosso da Legnano, Busto Garolfo, Canegrate, Dairago, San Giorgio su Legnano e Villa Cortese

mobilità dolce - biciclette

Aumenta la mobilità dolce nell’AltoMilanese. È quanto emerso dall’indagine avviata nell’ambito del progetto “L’Alto Milanese va in mobilità sostenibile”, promosso da Legnano, Busto Garolfo, Canegrate, Dairago, San Giorgio su Legnano e Villa Cortese. Iniziativa con la quale i sei Comuni sono riusciti ad avviare interventi per implementare la rete ciclo-pedonale.

Al questionario, chiuso in questi giorni, hanno partecipato più di 170 persone della zona e il 56% è risultato di sesso femminile e in piena età lavorativa. La maggior parte delle persone che hanno partecipato hanno dichiarato che durante il periodo dell’emergenza sanitaria hanno deciso di cambiare le proprie abitudini prediligendo gli spostamenti a piedi o in bici. La mobilità dolce, quindi, è passata dal 30% (dato prima lockdown) al 47%.

È pari al 5% la quota di persone che dichiara di non muoversi perché in smart working e la maggior parte di loro non intende cambiare abitudini di spostamento nel momento in cui il virus sarà sconfitto. Nella fase post Covid-19, comunque, si registra un utilizzo dei mezzi di trasporto sostanzialmente simile alla fase pre Covid.

«La crescita dei viaggi a piedi o in bici – spiegano i responsabili del progetto – è dovuta al deciso ridimensionamento dei mezzi privati, indicati da poco più del 50% degli intervistati sia per la fase di convivenza che per quella successiva, nonché dei mezzi pubblici, questi ultimi tuttavia quando il Covid-19 non sarà più un problema sanitario sembrerebbero poter recuperare una discreta quota di mercato».

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Pubblicato il 14 Luglio 2020
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