È sempre più probabile che il voto per il nuovo sindaco di Legnano si terrà il 20 e 21 settembre. Il decreto è stato approvato dalla Camera e adesso passerà al Senato. Ricordiamo che, oltre alle comunali, sono previste le elezioni in 5 Regioni e la consultazione referendaria, già prevista a marzo scorso.

Nicola Zingaretti, segretario del Pd e presidente della Regione Lazio, ha lanciato l’idea di non votare nelle scuole, ma in altri ambienti, come ad esempio nelle palestre, «così da evitare di interrompere l’anno scolastico il cui inizio è previsto il 14 settembre».

Spiega Riccardo Olgiati, deputato legnanese dei 5 Stelle: «Dopo l’approvazione anche del Senato, sarà il governo a scegliere comunque la data delle elezioni. Ad oggi, comunque, non vedo altra possibilità al 20-21 settembre, ma soltanto nel fine settimana oppure nei primi giorni della prossima avremo l’ufficialità. Il governo inoltre può decidere solo per le comunali e il referendum. Perchè, come è vero che noi abbiamo votato per l’election day, è altresì vero che le Regioni hanno l’autonomia per fissare direttamente la propria data. La Sicilia avrebbe già scelto ottobre».

Intanto, come già riferito, è salito a sette (ma potrebbe aumentare a otto) il numero dei candidati sindaco alla poltrona di Palazzo Malinverni. Dopo l’annuncio de La Sinistra – Legnano in Comune che ha proposto un proprio leader il cui nome è ancora sconosciuto, ricordiamo Lorenzo Radice (lista di centro sinistra), Franco Brumana (Movimento dei cittadini), Franco Colombo (lista civica di centro destra che si presenterà entro la settimana), Alessandro Rogora (Verdi), Simone Rigamonti (5 Stelle), Piermarco Locati, Carolina Toia e Maira Cacucci, i tre esponenti del centrodestra che potrebbero addirittura dividere la coalizione in due liste distinte e così portare a 8 i candidati alla successione di Gianbattista Fratus.