Covid-19: in Lombardia 259 positivi, 2 nuovi casi a Legnano
Un dato che di per sè potrebbe far pensare a un aumento, ma secondo l'assessore regionale Giuilio Gallera non va letto come un numero allarmante.
Sono 259 i tamponi risultati oggi, lunedì 15 giugno, positivi di cui 109 riferiti a controlli post test sierologici (3,9% il rapporto con i tamponi giornalieri). Un dato che di per sè potrebbe far pensare a un aumento, ma secondo l’assessore regionale Giulio Gallera non va letto come un numero allarmante. «L’ampliamento della platea delle persone sottoposte a tampone determina un maggior numero di positività che nella maggior parte dei casi non è legata a nuove insorgenze».
I dati odierni fanno emergere che a Milano e provincia vi sono 52 malati in più ( 23.863 complessivi). In generale in Lombardia ci sono 15.976 contagiati (-13) e sono 94 i pazienti Covid ricoverati nelle Terapie Intensive lombarde. A Legnano, la settimana si apre con 2 nuovi casi.
La maggior parte dei casi in provincia, compresi quelli legnanesi, risulta essere “debolmente positivo”. «Questo elemento – spiega l’assessore – evidenzia la presenza di anticorpi e di tracce del virus, la cui insorgenza risale però alle settimane precedenti. Regione Lombardia ha deciso di avviare una massiccia campagna di screening con prelievi ematici a cittadini in quarantena, contatti di sintomatici, operatori sanitari, forze dell’ordine, personale dei tribunali. I tamponi, invece, vengono eseguiti sui cittadini che si rivolgono al servizio di emergenza urgenza, ai pazienti in fase di ricovero, a coloro che manifestano sintomi anche lievi, e ai loro contatti, segnalati alle ATS dai medici di base o dai datori di lavoro. Contestualmente sono state avviate importanti campagne di screening promosse da aziende private».
Un dato decisamente positivo riguarda il numero della mortalità: nell’arco delle ultime 24 ore si sono contati 8 decessi. Un dato che si sta avvicinando allo zero. «Questo vasto sistema di screening serve proprio per prevenire e monitorare eventuali situazioni critiche, che al momento gli esperti delle ATS non evidenziano, soprattutto se si considera il fatto che siamo a un mese dal termine del lockdown».
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