Emozioni e amarcord, Antonella Clerici ricorda il suo Palio di Legnano
A conclusione di questo percorso e di questo inusuale maggio il Salotto della Nobile della Contrada San Magno è andato in onda con un doppio appuntamento.
A conclusione di questo percorso e di questo inusuale maggio il Salotto della Nobile della Contrada San Magno è andato in onda con un doppio appuntamento. Ad aprire le danze venerdi 29 maggio una puntata speciale che ha visto la partecipazione di un’ospite d’eccezione: la nota conduttrice – e legnanese doc – Antonella Clerici. Come moderatore Roberto Clerici, affiancato dal Gran Priore Domenico Esposito.
«L’eccezionalità della puntata – scrive la contrada – apertasi con la citazione dell’inno d’Italia a cura di Lorenzo Marangon, si è svolta per celebrare l’844esimo anniversario della battaglia di Legnano, che ha regalato ricordi emozionanti sia per Antonella che per gli spettatori. La chiaccherata è stata infatti accompagnata dallo scorrere di numerosi immagini e video legati all’intenso rapporto tra Antonella ed il mondo del palio, tra cui la straordinaria partecipazione dei rappresentanti delle otto contrade di Legnano ad una puntata della popolare trasmissione Rai «Unomattina».
Sabato 30 maggio la puntata è stata invece dedicata interamente allo stretto rapporto che unisce da anni il mondo della Chiesa ed il mondo del Palio. Il primo ospite a prendere la parola è stato il Mons. Angelo Cairati, con un intervento molto significativo incentrato su quelle che ritiene essere le due parole chiave dell’essere contradaioli e uomini di Palio: solidarietà e socialità. L’intervista è proseguita con Don Giuseppe Grampa in diretta dalla Basilica di San Simpliciano, una costruzione solenne e maestosa anche detta «Basilica del Carroccio», luogo simbolico della battaglia di Legnano, le cui vetrate della facciata raccontano le diverse fasi dell’epico scontro. «Don Giuseppe Grampa ci ha resi ospiti di un vero e proprio tour virtuale della Basilica – conclude la contrada – tra immagini e spiegazioni approfondite, per rimarcare ancora una volta quanto la memoria storica sia fondamentale per mantenere intatto il legame tra passato e presente».
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