Rescaldina, via libera in consiglio alla mozione per il sostegno ai disabili
Il consiglio comunale si è impegnato a farsi portavoce di una serie di richieste per la ripresa dei centri diurni disabili e delle assistenze domiciliari
Via libera all’unanimità dal consiglio comunale di Rescaldina alla mozione proposta dalle associazioni Mondo C.H.A.R.G.E. e Nessuno è Escluso e dal Comitato Famiglie Disabili Lombardia per impegnare Piazza Chiesa a farsi portavoce di una serie di richieste che sollecitino la Regione ad interventi urgenti in merito alla ripresa dei centri diurni disabili e delle assistenze domiciliari dopo l’emergenza Covid-19.
Le misure richieste dalle associazioni consistono nella predisposizione di una task force regionale dedicata alle famiglie con disabili gravi e gravissimi, in un protocollo per la protezione dei nuclei familiari e di tutti gli operatori sociosanitari che assistono a domicilio, in test sierologici da effettuare in maniera regolare e periodica per gli operatori dell’assistenza domiciliare e dei centri diurni e possibilmente per il nucleo familiare ristretto del disabile, e nella fornitura agli operatori di un numero di dispositivi di protezione individuale sufficienti e adeguati a garantire la sicurezza per gli assistiti e per gli assistenti.
«Durante la pandemia – ha sottolineato il consigliere Fabio Giaquinto, presidente della commissione servizi sociali, portavoce durante la seduta consiliare della mozione – ci sono state alcune persone che sono state dimenticate: i bambini ma anche i disabili e soprattutto i disabili gravi o gravissimi. Dal 9 marzo con la chiusura dei centri diurni di queste situazioni se ne sono fatte carico totalmente le famiglie, che a quel punto hanno dovuto diventare anche medici, infermieri, fisioterapisti. È importante non dimenticare, è importante essere sensibili a tutto questo».
Il provvedimento ha ricevuto il sostegno bipartisan di maggioranza e opposizioni, portando Rescaldina ad essere il primo comune a raccogliere le istanze della associazioni tra quelli interpellati e raccogliendo la soddisfazione dei presidente delle tre associazioni, «anche e soprattutto perché vedere, da parti politicamente opposte, parlare con una unica voce di disabilità all’interno di un organo importante come un consiglio comunale è la dimostrazione che la politica, quella vera, quella per le persone, esiste ed occorra sollecitarla».
Ora per Mondo C.H.A.R.G.E., Nessuno è Escluso e il Comitato Famiglie Disabili Lombardia il prossimo passo sarà quello di «presentare identica mozione alle commissioni competenti dei comuni di Pavia e Milano, che già si sono rese disponibili a prenderla in considerazione, nella speranza che anche sindaci e commissari dei comuni di Monza e Brianza, Concorezzo, Bergamo, Brescia, Lecco, Como, Varese, Mantova, Bresso, Cassina de Pecchi, Rozzano, Trezzano Rosa, Ponte San Pietro, Sesto Calende, Sesto San Giovanni, Cremona, Busto Garolfo, Canegrate, Cerro Maggiore, Dairago, Legnano, Nerviano, Parabiago, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Villa Cortese, Arconate, Buscate, Bernate Ticino, Castano Primo, Cuggiono e Cardano al Campo, a cui la mozione è stata inviata, prendano identiche iniziative».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.