Asst Rhodense, telemedicina per i portatori di pacemaker
Potenziato il servizio per preservare i pazienti dall’accesso in ospedale per i controlli
«I pazienti cardiopatici portatori di pacemaker, defibrillatori, rappresentano categorie ad alto rischio, sia per l’età avanzata che per l’alta percentuale di patologie croniche associate, per queste ragioni, considerato il periodo di emergenza da coronavirus, l’ASST Rhodense, ha deciso di implementare il supporto di Telemedicina / Monitoraggio Remoto – spiega Giovanni Luca Botto, Direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia – Elettrofiosiologia dell’azienda – I portatori di pacemaker e di defibrillatori necessitano di controllo ambulatoriale periodico per la verifica di parametri importanti per il corretto funzionamento del dispositivo, quale ad esempio lo stato di carica della batteria o di parametri clinici di ausilio per la gestione del paziente quali la presenza nella memoria stessa del dispositivo di episodi di aritmia cardiaca o la valutazione dello stato di compenso cardiaco. La possibilità di controllare i nostri assistiti dal proprio domicilio, quindi lontano da luoghi di potenziale rischio di contagio, è un servizio che va nell’ottica della cura e della tutela della persona ed è possibile grazie a soluzioni di monitoraggio remoto proprie degli stessi dispositivi impiantati».
Presso la ASST Rhodense si è deciso quindi di potenziare il servizio di Monitoraggio Remoto dei dispositivi cardiaci impiantati, attivo anche prima dell’emergenza COVID-19, aumentando di circa un centinaio il numero dei pazienti controllati direttamente da casa propria, questo è stato ottenuto grazie alla collaborazione ed al supporto organizzativo di Medtronic.
Il servizio Medtronic DIRECTO, su richiesta e autorizzazione dell’ASST Rhodense, supporta la Unità Operativa di Elettrofisiologia nell’educare i pazienti portatori di dispositivi cardiaci impiantabili al monitoraggio remoto, scegliere la soluzione tecnologica più adatta al singolo paziente (monitor esterno o utilizzo di App per smartphone), supportare paziente e caregiver al primo utilizzo del sistema di controllo remoto, il tutto direttamente al proprio domicilio. Il servizio rimane poi a disposizione del personale sanitario e del paziente per ogni ulteriore supporto di natura tecnica.
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