Assegnata la scorta al presidente Fontana: «Per me non cambia nulla»
La decisione è stata presa dopo le scritte “Fontana assassino” sui muri e sui volantini, a firma dei Carc
È stata assegnata la scorta al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. La decisione sarebbe stata presa dalla Prefettura dopo le scritte “Fontana assassino” sui muri e sui volantini, a firma dei Carc (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo). La misura è stata presa su proposta delle prefetture di Milano e Varese e adottata dal servizio centrale di protezione del dipartimento del ministero dell’Interno.
Fontana sarà seguito da quella che tecnicamente è una «scorta non protetta», si tratta di un veicolo non blindato con a bordo uno o due agenti non necessariamente su auto con stemmi di servizio delle forze dell’ordine.
«Mi è stata assegnata la scorta ma per me non cambia nulla: vado avanti determinato nel mio lavoro e con il massimo impegno nel solo interesse dei lombardi», questo il commento del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che ha rilasciato alcune dichiarazioni alle televisioni all’ingresso di Palazzo Lombardia. «Mi dispiace per la mia famiglia – ha aggiunto – che è un po’ preoccupata. In questi giorni è stato sparso troppo veleno, avevo chiesto di abbassare i toni ma non sono stato ascoltato. Mi rammarica molto – ha proseguito il governatore – essere accusato da persone che non conoscono i fatti e che non sanno di chi sono le varie competenze. Purtroppo è il risultato delle bugie raccontate da alcune forze politiche che, quotidianamente, avvelenano l’aria e fomentano questo pericoloso clima d’odio». «Sono abituato – ha concluso Fontana – ad accettare tutte le critiche, ma alcune affermazioni e determinati comportamenti sono inaccettabili»
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