Dairago, dal Comune un sondaggio per il centro estivo
Il Comune di Dairago ha proposto ai genitori dei bambini tra i 6 e i 14 anni un sondaggio in vista dell'attivazione di un centro estivo in paese
Comune di Dairago al lavoro per organizzare un centro estivo in paese: l’amministrazione, in questi giorni, ha lanciato un sondaggio rivolto ai genitori dei bambini tra i 6 e i 14 anni al fine di raccogliere informazioni proprio in vista dell’attivazione del servizio, in modo da dare a bambini e adolescenti la possibilità di «vivere l’estate, trascorrendo momenti di socialità e di condivisione». Sarà possibile partecipare al sondaggio fino a giovedì 28 maggio, ma la compilazione non comporta automaticamente l’iscrizione al centro estivo.
«Alla luce delle “Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19”, elaborate dal Dipartimento per le politiche della famiglia – spiega il sindaco, Paola Rolfi -, è ora possibile avviare la progettazione di attività educative per i bambini e i ragazzi, in coordinamento con le realtà educative del territorio e nel rispetto delle norme previste per il contenimento del virus Covid-19. Sarà una proposta differente dagli anni passati, nelle modalità e nei tempi, che dovrà tenere conto delle misure necessarie ad affrontare l’attuale situazione emergenziale, prevedendo piccoli gruppi e attività prevalentemente all’aperto. A fronte di queste condizioni, la disponibilità di posti sarà inevitabilmente limitata».
In base alle linee guida dettate da Roma, quest’anno per i centri estivi dovranno inoltre essere studiati progetti suddivisi per fasce di età, distinguendo tra scuola dell’infanzia (dai 3 ai 5 anni), scuola primaria (dai 6 agli 11 anni) e scuola secondaria (dai 12 ai 17 anni), e saranno anche previsti criteri di priorità per l’accesso al servizio che tengano conto di eventuali condizioni di disabilità del minore o di fragilità del nucleo familiare e assicurino «sostegno ai bisogni delle famiglie con maggiori difficoltà nella conciliazione fra cura e lavoro. Sarà inoltre necessario lavorare per piccoli gruppi fissi di bambini ed adolescenti, che saranno seguiti sempre dagli stessi operatori. Quest’anno, infine, i gestori dei centri estivi dovranno «garantire l’elaborazione di uno specifico progetto da sottoporre preventivamente all’approvazione del Comune nel cui territorio si svolge l’attività, nonché, per quanto di competenza, da parte delle competenti autorità sanitarie locali».
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