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Prevenzione, tamponi e monitoraggio dei contatti: nuove regole per la “fase 2”

La giunta regionale ha approvato una delibera che segna un cambio di passo nella gestione dei casi sospetti di coronavirus per evitare una nuova crescita dei contagi

tamponi coronavirus

Sorveglianza dei cittadini sui luoghi di lavoro, tamponi per i casi sospetti e monitoraggio dei contatti: sono queste le parole d’ordine della “nuova normalità” per la Lombardia, insieme ovviamente alla responsabilità dei cittadini che dovranno rispettare il distanziamento sociale e utilizzare i dispositivi di protezione. Proprio per questo la giunta di Attilio Fontana, durante la riunione di giovedì 7 maggio, ha approvato una delibera che di fatto segna un cambio di passo nella gestione dei casi sospetti di coronavirus.

«Le nostre finalità, in questa fase molto molto delicata – ha spiegato il presidente regionale a margine della seduta di giunta – sono quelle di intercettare e gestire tempestivamente i casi di sospetti Covid-19 con il concorso dei diversi soggetti sanitari e insieme ai datori di lavoro. Così da intervenire rapidamente con gli strumenti di diagnosi e di controllo attraverso l’individuazione dei contatti e la disposizione dell’isolamento all’occorrenza, riconoscere e controllare l’insorgenza di nuovi focolai di malattia monitorando, in tempo reale, l’andamento epidemico. E gestendo al meglio l’utilizzo delle risorse del sistema sanitario».

Passaggio chiave, quindi, sarà l’individuazione e la segnalazione dei casi sospetti negli ambienti di lavoro, con i datori o comunque i responsabili che dovranno rilevare quotidianamente la temperatura corporea di ogni dipendente e, se quest’ultima dovesse superare i 37,5°, segnalarlo all’ATS e al medico di riferimento. Sarà poi il medico, valutando il quadro del paziente e gli eventuali sintomi associati, a richiedere l’isolamento del paziente e degli eventuali contatti – familiari e lavorativi – e l’effettuazione del tampone. Se il test diagnostico dovesse confermare la positività al virus, l’isolamento del paziente e dei contatti verrà confermato, e anche questi ultimi saranno sottoposti al monitoraggio del medico di medicina generale, che dovrà richiedere il tampone in presenza di sintomi. Il tampone, peraltro, verrà comunque effettuato anche in assenza di sintomatologia prima della fine dell’isolamento. Se invece il tampone risultasse negativo, verrà comunicata ai contatti la fine dell’isolamento e il caso precedentemente sospetto verrà affidato al medico curante.

Il test diagnostico dovrà essere effettuato «tempestivamente» rispetto alla segnalazione alla ATS e l’esecuzione del tampone, su indicazione delle ATS, potrà avvenire da parte delle ASST o di strutture private accreditate che predisporranno appositi ambulatori, preferibilmente in modalità drive‐through.  In caso di necessità il tampone potrà essere effettuato anche al domicilio.

Redazione
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Pubblicato il 08 Maggio 2020
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