Un altro esposto alla Procura della Repubblica nei confronti di una struttura residenziale per anziani del Legnanese: dopo che nelle scorse settimane è finita nell’occhio del ciclone la RSA Accorsi, anche per la Casa Famiglia di Villa Cortese la famiglia di un’ospite ha chiesto l’intervento della magistratura.

Alla base dell’esposto prima di tutto la convinzione di chi ha denunciato di non aver ricevuto tutte le informazioni dovute sulle condizioni di salute di chi è stato affidato alle cure della struttura. Fino a ricevere «tre comunicazioni da tre medici diversi della struttura, con informazioni differenti relative allo stato di salute del paziente, che vanno da una situazione di gravità tale da pensare alla morte, alla buona notizia che sta bene perché ha ripreso a mangiare».

Ma non è questa l’unica colpa, se così si può dire, che viene imputata alla struttura: all’informazione manchevole, infatti, si aggiunge la segnalazione del mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza da parte del personale e di carenze di organico nella struttura, nonostante un pensiero positivo rivolto «agli operatori, che nell’emergenza hanno fatto anche più di quello che dovevano e potevano, prendendosi cura degli ospiti e portandogli una carezza».

Sarà la magistratura, ora, a valutare se le accuse dell’esposto siano fondate. Intanto, nei giorni scorsi a tutti gli ospiti della struttura è stato effettuato il tampone per la diagnosi del Covid-19: 34 sono risultati positivi, anche se 29 di loro sono al momento asintomatici e in buone condizioni, e 13 sono invece risultati negativi. Sei ospiti deceduti nelle scorse settimane in ospedale, inoltre, erano risultati positivi al tampone.