Sono ripartiti i lavori di restauro della Basilica di San Magno di Legnano. Interrotto per l’emergenza sanitaria, il cantiere è stato riattivato martedì 5 maggio con tutte le maestranze all’opera. All’ingresso del cantiere viene misurata la febbre e tutti gli operatori sono muniti di mascherina, guanti e sono tenuti a rispettare  le distanze come previsto dalle nuove normative sanitarie e di sicurezza.

Ancora più attenzione viene quindi dedicata a questo aspetto, di cui vi avevamo parlato nell’intervista al coordinatore della sicurezza Gabriele Donati.

Il cantiere era partito nel mese di ottobre con l’allestimento del ponteggio. Sono stati eseguiti i primi interventi di pulitura della superficie esterna, sia dell’intonaco che delle superfici in cotto e delle parti in pietra ed è stata restaurata e messa in sicurezza la volta cinquecentesca dove sono stati riempiti e sono stati rimossi alcuni frammenti di intonaco, residui delle stuccature effettuate nell’ultimo restauro di inizio 900 con materiale non idoneo. Per mostrare i lavori da vicino siamo saliti sulla volta grazie ad una telecamera, portata in alta quota dall’architetto Luigi Terrenghi.

L’obiettivo del restauro è quello di bloccare gli elementi patologici che in maniera naturale si sono posati nel tempo sulle superfici per conservare il monumento e le superfici stesse il più a lungo possibile. E’ prevista la ricorsa del manto di copertura, mantenendo lo stesso manto e gli stessi coppi antichi, riposizionandoli in modo che non scivolino verso il basso. Tutte le superfici esterne saranno oggetto di restauro.

Lo stop causato dal coronavirus comporterà sicuramente dei ritardi nel crono-programma dei lavori il cui termine era inizialmente previsto per luglio, mentre a Pasqua era previsto di liberare la chiesa dall’impalcatura

Per finanziare il progetto, la parrocchia di San Magno, con un comitato, ha lanciato il progetto Anche io Restauro San Magno coinvolgendo la cittadinanza che ha risposto con centinaia di donazioni.