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Legnano al Centro: “Dai giovani il contributo per costruire il futuro che vogliamo”

28 Aprile 2020

Riceviamo e pubblichiamo:

Inizio con un’ovvietà: sono state settimane dure, durissime. Come chiarito dall’ultimo decreto, “domani” non sarà tutto finito e non si potrà finalmente tornare alle vecchie abitudini. No, ci aspettano ancora molte settimane difficili, settimane che probabilmente si trasformeranno in mesi.

Evito di condividere le profonde riflessioni politiche riguardo a cosa sta succedendo, cosa penso si sarebbe dovuto o si dovrà fare. Su questi temi gli “esperti” sono già tanti. A riguardo sottoscrivo solo la necessità di interventi chiari, lungimiranti e competenti e di relativa critica costruttiva: dobbiamo essere più che mai acuti osservatori considerando però che in momenti come questi il lavoro non è facile per nessuno e che “se gli interventi funzionano, in retrospettiva apparirà che le azioni molto forti fossero esagerate”.

Dedico invece queste righe a me stesso, alla mia generazione e ai giovani tutti.

Siamo nati liberi e mi auguro che sempre tali resteremo. Questo è un dono che mai nessuno ci dovrà togliere, sia chiaro. Le contingenze però ci hanno temporaneamente limitato la fruibilità di questo dono ed è un dramma. Quindi tocca in primis a noi giovani scovare il lato positivo.

Siamo abituati a vivere a cento all’ora, vite frenetiche volte a rincorrere impegni e occorrenze, importanti o meno, che spesso limitano quello che definiamo “tempo libero”. L’emergenza Coronavirus, con la conseguente libertà limitata in cui ci siamo ritrovati a vivere, ci ha “donato” tempo prezioso e non dobbiamo sprecarlo. Abbiamo l’opportunità di sfruttare tutte queste ore a casa per svolgere attività alle quali non avremmo mai neanche lontanamente pensato di poterci dedicare: leggere quell’articolo in più, approfondire quell’argomento, vedere quel documentario, frequentare quel corso online, riflettere su quel progetto, scrivere quel pensiero, confrontarci su quel tema. Generalmente il tempo è una risorsa scarsa e il "non avere tempo" è la classica scusa a cui adduciamo più spesso per evitare di prendere impegni. Tuttavia, tra le molte sfortune e difficoltà che la pandemia ha portato, vi è anche una piccola ma preziosa occasione: abbiamo a disposizione più momenti liberi da dedicare ad attività utili e interessanti per noi.

Facendo un passetto oltre, tra qualche anno (e forse per qualcuno è già così, me compreso) ci saremo noi “dall’altra parte”: saremo noi quei dipendenti poco o tanto retribuiti, noi ad amministrare quel piccolo paese o la Regione o la Nazione, noi i gestori o il personale di quell’organizzazione, noi membri o dirigenti di quell’associazione e noi a voler fondare od essere parte di quella Startup. Nonostante il Covid19 questo è il passaggio generazionale che ci spetta ed è nostro dovere essere pronti a percorrere la strada futura. La crisi arriverà, anzi forse è già arrivata, e a prescindere da quanto sarà bravo chi starà al Governo o in Europa a contenerla, ci toccherà affrontarla. Noi giovani non diamoci per vinti: “da ogni grande crisi nascono grandi opportunità”, esse però non arrivano dal nulla, vanno cercate o create. Bisogna impegnarsi, studiare, leggere, confrontarsi, discutere, tentare, rischiare e lottare.

In questo momento cupo della nostra storia perciò vorrei esortare me stesso e i giovani della mia cara Legnano (e della mia cara Italia) a metterci in gioco provando a trasformare questi ardui momenti di noiosa “quarantena” o “fase 2” in vere opportunità per costruire le fondamenta di quello che domani sarà il nostro campo da gioco. Oggi il nostro diritto e dovere è quello di prepararci a cogliere o creare le occasioni perché se così sarà, domani non ne rimarremo delusi, ne sono certo. Gli “anni d’oro” non sono passati e l’avvenire può brillare ancora, decidere però quanto potrà essere luminoso non è solo responsabilità dell’attuale classe dirigente: noi giovani dobbiamo azzardare, dobbiamo svegliarci ogni mattino affamati e con l’obiettivo di voler contribuire a costruire il futuro che vogliamo, non dobbiamo accontentarci di stare a guardare. 

Un breve e fiducioso pensiero di un ottimista giovane Legnanese.

Alessandro Corio

Consigliere Dimissionario Legnano Al Centro.

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