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Bambini e virus: “Cercare un nemico a tutti i costi non aiuta a risolvere il problema”

27 Aprile 2020

[pubblicita]Dibattito aperto. Le considerazioni di una mamma, che si è sentita abbandonata dalle istituzioni, costringendo lei e il suo bimbo a una esagerata clausura casalinga (qui la sua lettera), oggi, vengono contraddette da un'altra mamma che pone davanti a tutto la salute, la lotta al virus, i sacrifici di chi è in prima linea nella cura dei malati. Posizioni contrapposte solo in apparenza. Noi, infatti, vediamo sempre al centro aspetti umani di estremo interesse. Farli coincidere non è facile, ma dobbiamo tutti fare uno sforzo e aiutarci, perchè solo unione d'intenti e collaborazione ci porteranno fuori dal covid-19 sani e salvi anche da un punto di vista sociale.


Cara Sabrina, ho letto la tua lettera, il tuo grido, alle istituzioni e mi sono chiesta se hai ben capito l’entità del problema.
Non voglio prendere le parti di nessuno e sicuramente, con il senno di poi, faremo i conti con errori decisionali e chissà quanto altro.
Tuttavia vorrei farti riflettere su diverse questioni.
Stiamo lottando contro un virus sconosciuto che ha contagiato il mondo intero e ancora non sono state trovate cure efficaci, avresti preferito vedere tuo figlio contagiato e in pericolo di vita in qualche reparto di terapia intensiva?
O forse è meglio fare i conti con un bambino annoiato ma VIVO?
Te la stai prendendo con le istituzioni perché nessuno si prende la responsabilità di aprire centri estivi e oratori, pensi di riuscire a spiegare a tuo figlio che può andare a giocare con gli amici ma deve tenere la distanza di due metri precauzionale?
Ti consiglio di parlare con qualche operatore sanitario che ha visto in faccia l’orrore che ha portato questo virus.
Di parlare con qualche medico o infermiere che non può nemmeno tornare a casa e abbracciare il suo bambino per non rischiarne il contagio.
Qualche operatore sanitario che di sicuro non si preoccupa dei centri estivi!
Ti preoccupi di non poter “abbracciare i preziosi nonni” ma se sono così preziosi non è meglio tutelarli dal rischio di una malattia che rischia di portarli alla morte con atroci sofferenze?
Siamo tutti stanchi e provati emotivamente da questa clausura forzata ma cercare un nemico a tutti i costi non aiuta a risolvere il problema.
Il nemico questa volta è un virus invisibile che ci ha messo in ginocchio.
Sono anch’io una mamma e capisco bene lo stato di frustrazione.
Ora più che mai dobbiamo essere forti per i nostri figli facendo di tutto per infondere forza e coraggio.
Il tuo sfogo non è un bel messaggio per tuo figlio.
Qualcuno ha detto che la più grande difficoltà dello stare in casa con i propri figli è il fare i conti con l’educazione che abbiamo dato (o non dato) ai nostri figli.
Quindi ti chiedo: CHI TI HA LASCIATO SOLA?

Una mamma in clausura

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