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Rescaldina “saluta” Accam: sarà A2A a smaltire i rifiuti indifferenziati

L'importo dell'appalto è pari a poco meno di 93mila euro, che sommati all'IVA danno un totale di 102.012,90 euro

Rescaldina "saluta" Accam: dal 1° maggio a smaltire i rifiuti solidi urbani indifferenziati del paese sarà A2A e non più l'inceneritore di Borsano.

Piazza Chiesa nei mesi scorsi aveva optato per un bando finalizzato al conferimento del servizio sul libero mercato dal momento che la società non è più in house, e ad aggiudicarsi la procedura è stata la società bresciana. L'importo dell'appalto è pari a poco meno di 93mila euro, che sommati all'IVA danno un totale di 102.012,90 euro

[pubblicita]L'esito del bando «comporta che dovremo fare un ragionamento sul piano industriale che il consiglio di amministrazione di Accam ha chiesto di approvare all'ultima assemblea – spiega il sindaco Gilles Ielo –. La questione è se mantenere o meno le quote di una partecipata che ormai per noi non eroga più servizi: convocheremo una commissione affari generali per presentarci alla prossima assemblea con un'idea sul percorso futuro».

La prospettiva che sembra essere più quotata, però, è quella della vendita delle quote, anche perchè nei mesi scorsi il Parlamentino cittadino aveva approvato una mozione che, di fatto, andava nella direzione di staccare la spina all'inceneritore. Il provvedimento, proposto dal Movimento 5 Stelle, impegnava infatti il sindaco «a farsi promotore tra i comuni soci e nella stessa assemblea soci Accam di ogni azione politica e amministrativa utile avente come obiettivo la dismissione dell'impianto di incenerimento, per la tutela della salute dei cittadini e con le tempistiche tecniche più immediate possibili, affinchè venga salvaguardato l'interesse economico pubblico». 

Il passaggio ad A2A è finita anche sul tavolo della commissione lavori pubblici della scorsa settimana. Con il centrodestra che si interroga sugli sviluppi futuri: il servizio, infatti, è stato aggiudicato per «un importo pari a circa 109,50 euro/tonnellate – sottolinea la consigliera Federica Simone –, cioè per un importo superiore al precedente appalto (105 euro/ tonnellate), nel periodo dal 1° maggio 2020 al 31 maggio 2021. L’incremento del costo di smaltimento, secondo la maggioranza, avrà un impatto lieve sulla tassa rifiuti del 2020. E per il 2021?».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Aprile 2020
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