20 Aprile 2020

Caro Direttore ci conosciamo per varie vicende, che tu conosci e che mi fanno intervenire per il pronunciamento odierno del Tribunale di Busto.
Ma non voglio entrare nel merito del giudizio e della vicenda che ha ribaltato la politica legnanese. 
Mi permetto solo di spezzare una lancia in favore di un innocuo indagato, dal nome Flavio Arensi. Siamo un paese ben strano, dove decine di cervelli di ogni disciplina se ne vanno perchè in Italia baronie, mafie e raccomandati la fanno ancora da padrone, il merito rimane un’eventualità, come giocare al casinò a volte va bene ma non è regola. Abbiamo un sistema universitario che dimostra in vari ambiti di essere eccellenza internazionale ma poi i curricula dei nostri laureati vengono letti prima all’estero.
Un paese leggevo che viene regolato da ben 160.000 norme, mentre in Germania ve ne sono poco più di 5.000.
Norme che hanno messo in ginocchio anche il Circolone, premiato con la Benemerenza Civica 2004 per la cultura giovanile e “imbavagliato” nel 2016.
Ma tornando ad Arensi, è fondamentale il tuo atteggiamento di Amministratore nei confronti dell’Arte e della Cultura in genere e di quale ruolo deve avere. Se l’Arte espressiva deve essere attività di contorno nella dinamica cittadina, sicuramente non devi disturbare un personaggio come Arensi, ma se l’Arte espositiva può manifestare un progetto, essere strumento di cultura attrattivo, fare impresa del sapere allora devi avvalerti di una “testa”, di uno che sa far direzione e squadra e, ha una visione degli obbiettivi da raggiungere.
Arensi in questo momento è ancora indagato ma io non posso dimenticare che ha regalato 10 anni di arte con l’A maiuscola a Legnano, dal 2002 fino al 2012 con l’ultima mostra su Music passando nel 2010 con l’incredibile esposizione di Rodin. Un progetto semplice nel dichiaralo ed ambizioso nel realizzarlo. Saper valorizzare alcuni edifici legnanesi tra i più ricchi di storia ed importanza come il Castello e Palazzo Leone da Perego, facendo diventare Legnano una città d’interesse artistico nazionale. Quindi partecipa attivamente a far crescere le sale espositive a Palazzo Leone da Perego , a dar vita alla Pinacoteca al Castello oltre la Permanente con le 3 grandi opere del Previati e l’esposizione cittadina con alcune sculture di Aligi Sassu. 
Un lavoro formidabile, generoso e dedicato a Legnano, un curriculum sul quale nessuno poteva aver dubbi, tranne che per le norme bizantine con le quali siamo costretti a convivere. Ma in questo caso purtroppo non ci sarà vaccino per far emergere il merito e poter guarire dai cavilli italici.

Vittoriano Ferioli
Pres. Circolo Cooperativo Sociale
Fratellanza e Pace “Circolone” Legnano

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(m. tajè) – A più riprese abbiamo apprezzato la presenza di Flavio Arensi in città. E' stato un consulente che ha dato lustro agli aspetti culturali e artistici legnanesi. Il Calendario dell'Avvento, sicuramente, è stato il contributo più appariscente, ma impossibile non celebrare le mostre curate tra cui quella dedicata a Rodin. Quindi, lo spessore dell'esperto va sempre riconosciuto. Oggi, però, siamo in presenza del pronunciamento di un giudice in un processo penale. La sentenza di condanna emessa fa anche riferimento all'incarico attribuito a Flavio Arensi in maniera non legale. Impossibile non farlo presente in un contesto come quello presentato dal presidente del "Circolone".