19 Aprile 2020

Buongiorno Direttore, è un po' che non scrivo ma ciò non significa che non dia la mia quotidiana occhiata anche alle vostre pagine, soprattutto in questo periodo in cui abbiamo a disposizione parecchio tempo.
E giusto leggendo sul vostro sito oggi mi ha fatto un po' sorridere trovare due notizie impaginate una di seguito all'altra in cui nella prima ho inteso che una sigla di lavoratori lamenta il fatto che il 4 maggio – stante la situazione attuale – non saremo pronti per mettete il naso fuori di casa, mentre il successivo articolo anche a nome della medesima sigla che rappresenta i lavoratori però pensionati lamenta il fatto che non sia possibile discriminare certe categorie costringendole a rimanere in casa solo per limiti anagrafici.
Purtroppo mi rendo conto che non sia una situazione facile, ma sono sicuro che ne usciremo (purtroppo qualcuno con più sacrifici di altri) … prima però avremo la consapevolezza che fare i confronti con l'altro ieri e pretendere che tutto torni uguale non sia la soluzione e prima raggiungeremo l'obiettivo.
Spero che con queste mie parole non se voglia a male nessuno, si tratta semplicemente di una sintetica mia libera interpretazione e mi auguro che come tale possa essere accolta.
Cordiali saluti

Andrea Airaghi