16 Aprile 2020

Buongiorno, sono un ambulante operante nel settore alimentare, rosticceria, polleria e macelleria, sono presente nei mercati di Legnano e comuni limitrofi.
Vorrei esprimere una mia opinione, giusta o sbagliata che sia.
In questo periodo di emergenza coronavirus, i sindaci in ottemperanza all’ordinanza del governatore della regione Lombardia, hanno deciso di fermare i mercati che funzionavano dal 9 marzo 2020 solo per la vendita di alimentari.
Su piazzali dove esercitavano centinaia di attività commerciali erano operativi solo alcune decine di operatori alimentari.
Inoltre, tutti i commercianti si erano attrezzati con cartelli per mantenere le distanze di sicurezza, fatto percorsi con pallet o catenelle per indicare corsie dove entrare e uscire, operatori alla vendita forniti di mascherina, guanti e disinfettanti, in modo che davanti ai banchi ci fosse una  o al massimo 2 persone.
Nonostante tutto questo è stato deciso di fermarci, lasciando a casa persone che avrebbero potuto continuare il loro lavoro dando un servizio alla cittadinanza come quello fornito dai supermercati.
Le grandi code  davanti ai supermercati, non giustificano la successiva presenza di diverse persone che percorrono le corsie all’interno dei locali chiusi per un lasso di tempo più i meno lungo.
Non è più pericoloso che fare la spesa all’aperto?
Allora mi domando perché i mercati di generi alimentari, nel rispetto delle disposizioni ministeriali, non possono esercitare il loro servizio come succede per i supermercati e i negozi del territorio?
Sono consapevole che questo è più che altro uno sfogo e tale rimarrà, la ringrazio comunque per avermi dato la possibilità di esprimere il mio pensiero.
Cordialmente

Daniela Rossetti