5 Aprile 2020

Buongiorno Direttore, volevo informare la redazione di quello che sta succedendo nelle aziende nel circondario dei comuni dell'Alto milanese.

Molte aziende,che non fanno parte della filiera produttiva indispensabile citata dal decreto del Presidente del consiglio si avvalgono della deroga per continuare la loro attività.

Ora mi spiego: un'azienda che rientra nella filiera fa fare una serie di deroghe ad altre attività che non rientrano per far si che continuino la produzione anche se producono una vitina che sorregge la targhetta della conformità dell' involucro che contiene il macchinario indispensabile e che verra utilizzata almeno tra un anno.

Tutto avviene ( diciamo) nella legalità perché la lettera é stata invitata al prefetto e la leggerà tra 15/20 e se riterrà opportuno invierà comunicazione di continuare oppure no. Ma nel frattempo si usa il silenzio-assenso.

Spero di aver dato uno spunto a qualche servizio utile oppure sarà solo uno sfogo di un lavoratore in deroga preoccupato del progredire del virus per colpa di alcuni cavilli burocratici.

Grazie mille e buona giornata a tutti voi. 

Lettera firmata

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(m.tajè) – La presunzione che ogni richiesta inviata alle istituzioni venga analizzata nel rispetto della legalità  e della necessità del momento è un fondamento indispensabile. Non vogliamo assolutamente pensare che vengano anteposte ragioni più utilitaristiche e personalizzate. Sarebbe un danno più grave della diffusione del virus. Furbetti e deroghe, per noi, insomma, è un abbinamento che non s'ha da fare.