1 Aprile 2020

Egr. direttore buona sera, con riferimento alla pur lodevole iniziativa dei negozi che consegnano a domicilio, sottolineo che a parer mio, l'iniziativa avrà poco successo. La gente va a fare la spesa più volte alla settimana, e spesso in luoghi diversi, per due fondamentali motivi, uno: trovare assortimento e prezzo a portata delle proprie tasche, due: trovare qualità e prezzo secondo le stesse tasche!

Affidandosi alla spesa fatta telefonicamente e/o on line, ci si deve accontentare di quello che ti portano come qualità, e a un prezzo con un certa alea, con possibile forte squilibrio del bilancio, che per tanti è risicato e che comporterebbe rinunce nella spesa successiva.

Circa le riduzioni di orario e le chiusure domenicali, fermi restando i diritti dei lavoratori, rosicati negli anni, le trovo controproducenti, nel tempo in cui prima entravano nei supermercati 1000 persone, adesso ne entrano solo cento, richiedendo 10 volte tanto di orario di apertura, perpetuando le code e richiedendo molto più personale.

Resta solo da invitare gli acquirenti, a non visitare tutte le 7 chiese, per evitare che quelli come me, che aspettano la normalizzazione, restino senza pane e companatico, come sta succedendo, e a confidare che quando si ammali il contadino o il camionista, la merce sugli scaffali sia garantita, proveniente da chissa dove, chissa come, chissa quando.

D.R.