RSA S.Erasmo: luogo di sofferenza, ma anche di grande umanità
19 Marzo 2020
[pubblicita] Un'atra testimonianza dai nostri luoghi di coronavirus, di sofferenza e anche di tanta, tantissima umanità. Arriva dalla RSA più devastata, quella della Fondazione S.Erasmo. Grazie alla nostra lettrice pe questo nuovo atto d'amore.
Sei inesorabilmente sola in questo momento. E va bene, tutti siamo soli. Ma quando accade un amore verso chi non ti deve nulla, perché non è il tuo parente o il tuo amico ma soltanto un anziana persona, allora ti insegna velocemente e concretamente l'amore senza condizioni. Ed è una via pratica, non solo un effimero modo di dire. Ti insegna a sentire gioia ad ogni sua gioia, ti insegna a dividere il dolore perché la mente non è incentrata a voler cambiare l'altro, o a volersi far capire, ma solo a sviluppare amore e comprensione. Questo accade nella fraternità, che non è essere pecore di un branco, ma sviluppare il meglio in sé per contribuire alla bellezza di tutti.
Sono una volontaria della Fondazione Sant'Erasmo e soffro della mancanza di sorrisi, di strette di mano, di chiacchiere col gruppo delle ospiti che si ritrova spesso attorno ad un tavolo a chiacchierare e a lavorare a maglia e a uncinetto. Le nostre cantate, le chiacchiere sulla vita, le nostre chiacchiere sulla cronaca di Legnano, lo scambio dei ricordi attraverso fotografie. Mie e loro, ognuno mette il suo profumo, la sua nota musicale. Che a me ha fatto nascere dipendenza. Perchè mi manca parlare e anche rassicurare. I Medici, Infermieri, Asa, Educatrici, Fisioterapisti, Magazzinieri, personale Amministrativo e tutti gli altri lavoratori (cucina, lavanderia, pulizie) che insieme come una grande famiglia cercano di rendere meno pesante questo periodo. Nonostante le difficoltà, nonostante le paure. Si! Paure, perchè la mente chiede certezze. Continuamente. E il Codiv 19 ha cercato di annientarle, e in alcuni casi c'è riuscito.
Spero presto di ritornare tra le parole, i gesti, i meravigliosi sorrisi degli ospiti della Fondazione Sant'Erasmo e di continuare a far tesoro del tempo che loro dedicano a me.
Edda
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