18 Marzo 2020

Sono un cittadino di questa povera Italia, ho 56 anni.

Vorrei esprimere semplicemente quello che in questi giorni sto vivendo e provando.

Cara Italia, scusami se sto scrivendo di getto quello che mi passa per la mente.

Ho preso a cuore la tua malattia, la tua situazione, la tua debolezza, la tua tenerezza, la tua forza.

Sempre più mi sto convincendo di essere stato fortunato di esser nato in un luogo così speciale e così unico.

Sempre più mi sto convincendo che è difficile trovare altrove quello che, anche se tra mille contraddizioni, si trova qui.

Guardandoti dal cielo vedo che sei attaccata all'Europa da solida roccia, montagne che sono tra le più belle del mondo; vedo che sei circondata dal mare e sei un appendice apparentemente fragile, lunga e stretta, in balia delle forze naturali che spesso ti devastano.

Però sei cosi bella, hai la forma di uno stivale; come se qualcuno avesse  voluto che tu fossi così: particolare, artistica, sorprendente.

Ebbene … adesso che stai soffrendo più di tanti altri, che sei messa alla prova, che devi dimostrare chi sei … ti stai facendo onore.

Sei carica di dignità, non ti stai lamentando, esprimi  il tuo talento, sei giudicata dal mondo intero.

Stai dimostrando, seppure sei piena di difetti, che quando sei messa alla prova hai la forza di reagire e di esprimere il tuo miglior talento.

Sì, quel talento che ha fatto la tua storia, quella per cui il mondo intero ti invidia; quell’arte di cui tu ne sei la portavoce universale; la patria di uomini che hanno riempito le pagine dei libri e delle enciclopedie.

Così piccola … così grande!

Se poi nel guardarti, devo giudicare se sei bella o meno … non ho dubbi! Non abbiamo dubbi! Non possono esserci dubbi!

All’estero chi non ti apprezza, può essere perché è invidioso di quello che sei. Ma sono molti quelli che ti stimano e ti amano!

Nel film sulla storia dell’Umanità, tu sei una protagonista! Non puoi essere facilmente doppiata o sostituita!

Grazie, sono fiero di Te!

Sono orgoglioso di Te!

Devi solo imparare a volerti più bene, a rispettarti di più.

Marco Slanzi