16 Marzo 2020

Faccio la segretaria in uno studio medico. Sette medici di base, migliaia di pazienti.

Ci siamo ritrovati un lunedì mattina qualunque a non essere più quelli di poche ore prima. A dover gestire una situazione più grande di noi, poche informazioni, notizie incerte, confusione e tanta tantissima paura. Ci siamo guardati in faccia, non c’erano più medici, segretarie o infermiere. C’era un team di persone che voleva capire, aiutare, far fronte a qualunque cosa potesse capitare da quel momento in poi. Solo una mascherina, in attesa che arrivasse il materiale di protezione.

Giorno dopo giorno, giorni sempre più difficili , giorni di paura, e la nostra paura messa da parte per gestire la paura delle persone che arrivano, a volte senza motivo, per capire cosa si deve fare. E tu sei lì , senti che devi esserci, che devi sorridere con gli occhi dietro gli occhiali di protezione, che devi avere pazienza e restare calma. Devi dare risposte anche se non le hai. Ho scoperto di amare questa parte del mio lavoro.

Ho scoperto che sentirmi dire “grazie, lei è un angelo” per una semplice banale risposta data, mi fa sentire grande, mi riempie il cuore di gioia. Io credo che quando tutto questo sarà passato, sarò una persona migliore, ognuno di noi lo sarà, chi si sarà ammalato e chi avrà guarito e chi come me avrà semplicemente avuto a che fare con le persone. Il mondo ci ammirerà per i nostri valori, perché la nostra Italia sa cos’è la solidarietà e l’unione. Perché ognuno di noi avrà davvero conosciuto l’inutilità di tantissime cose e la straordinaria grandezza di poche. 

( grazie ai miei compagni di viaggio)

Elena Sabetta