15 Marzo 2020

Gentilissimi, sono una cittadina legnanese e vorrei inviarvi una poesia, che ho scritto oggi , circa il tema del Covid 19, che tanto, da una settimana ad oggi, sta limitando il modo di vivere di ognuno di noi.

LA MIA LEGNANO

Oggi 14 marzo, sono le tre di sabato pomeriggio e per necessità mi ritrovo ad attraversare la "mia Legnano".

C'è un silenzio spettrale, nelle strade quasi deserte, le saracinesche dei negozi sono chiuse ; intravedo persone che, frettolosamente, camminano con le mascherine sul volto e lo sguardo triste e spaventato.

Un brivido mi attraversa la schiena, mentre all'improvviso mi ritrovo a piangere; vorrei tanto che ritorni la mia Legnano di sempre, con le macchine che sfrecciano veloci, la gente che cammina e chiacchiera e i bambini che saltellano e fanno capricci, mentre passeggiano .

Vorrei che tornasse la nostra bellissima normalità, che forse non abbiamo mai apprezzato, perché è sempre stata troppo scontata.

Abbiamo sempre pensato di essere padroni di noi stessi e  mai ci ha sfiorato l'idea che una sigla "covi19" ci avesse limitando così tanto, ci avesse spaventato così tanto e ci avesse anche dato modo di guardarci dentro così tanto, facendoci capire quanto abbiamo bisogno gli uni degli altri.

Vorrei poter incrociare lo sguardo di tutti, per dare e ricevere un sorriso. Vorrei abbracciare mia mamma quando la vado a trovare ma non lo faccio, perché "non si può fare". Vorrei che tutto questo finisse al più presto e, che questa paura, che m' invade e s'impadronisce di me fosse solo un sogno.

Chiudo gli occhi per trovare un attimo di pace ma la sirena di un'autoambulanza mi riporta alla realtà. Spero che la mia Legnano ritorni quella di sempre, vivace, allegra e meravigliosamente unica!

Luisa Comerio

(Immagini in copertina di Vito Leotta)