Processo Fratus, per il consulente di Cozzi le selezioni erano “conformi alla legge”
Udienza fiume con protagonista Alessandro Boscati, docente di diritto del lavoro e consulente dell'ex vicesindaco Maurizio Cozzi
Non concorsi pilotati ma procedure di selezione «conformi alla legge»: secondo Alessandro Boscati, docente di diritto del lavoro dell'Università Statale di Milano e consulente di Maurizio Cozzi nel processo scaturito dall'inchiesta "Piazza Pulita", il modus operandi seguito dall'ex vicesindaco e dagli altri due imputati – l'ex primo cittadino Gianbattista Fratus e l'ex assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini – sarebbe insomma legittimo.
[pubblicita]In un'udienza fiume e molto tecnica dove pubblico ministero e difesa hanno dibattuto sentenza su sentenza, regolamento su regolamento e norma su norma, Boscati ha analizzato le procedure per la selezione del dirigente per lo sviluppo organizzativo del comune di Legnano e del direttore generale di Amga – quest'ultima poi interrotta dalle indagini – e quelle per il conferimento dell'incarico di direttore artistico di Palazzo Malinverni e per una consulenza fiscale in Euro.PA. Concludendo, come aveva fatto prima di lui anche il consulente della difesa Fratus, che le norme sarebbero state rispettate.
Anche perchè non si sarebbe trattato di gare o di concorsi, ma di procedure selettive: «La procedura concorsuale – ha spiegato Boscati – porta ad una graduatoria finale vincolante, mentre la procedura selettiva individua i requisiti necessari per poter ricoprire un certo incarico e fornisce una rosa di candidati, all'interno della quale poi si individua il soggetto più idoneo». Ancora una volta, insomma, le tesi difensive tornano a puntare sulla natura «fiduciaria» degli incarichi, che avrebbe lasciato al sindaco la possibilità di scegliere i candidati.
Non così secondo il pubblico ministero Nadia Calcaterra che ha coordinato le indagini, secondo cui le selezioni sarebbero state invece cucite su misura e le assegnazioni sarebbero state pilotate. Il sostituto procuratore più volte nel corso dell'udienza ha anche sottolineato anche il rilievo che le condotte degli imputati e le motivazioni che li hanno mossi avrebbero avuto nelle procedure contestate.
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