Amga, la decisione sulla transazione toccherà alla nuova amministrazione
All'udienza del 28 gennaio nuovo rinvio - Ad ottobre 2019 il giudice aveva invitato nuovamente le parti a valutare l'ipotesi della transazione
Toccherà con ogni probabilità alla prossima amministrazione di Legnano decidere se chiudere o meno con una transazione l'azione di responsabilità avviata a maggio 2015 nei confronti di esponenti di spicco della gestione di Amga durante la presidenza di Chiara Lazzarini.
Il rinvio chiesto e ottenuto all'udienza di oggi, martedì 28 gennaio, infatti, lascia supporre che alle dolenti note che il prossimo inquilino di Palazzo Malinverni troverà sulla scrivania andrà ad aggiungersi anche questa: se è vero infatti che la decisione spetta ai Comuni soci, è pur vero che Legnano, che da sola rappresenta il 65% dell'azionariato, avrà di fatto l'ultima parola.
[pubblicita] Certamente tra le questioni che hanno reso più burrascose le riunioni durante il mandato da primo cittadino di Legnano di Gianbattista Fratus, la causa legata all'azione di responsabilità civile aveva avuto un "prequel" nelle aule del Tribunale di Busto Arsizio: prima con i dieci decreti penali di condanna emessi a luglio 2017 nei confronti di diversi esponenti di spicco della gestione Lazzarini, e poi con l'opposizione proposta dagli imputati. Ad una sentenza di merito non si era però mai arrivati, perchè a giugno 2018 era scattata la prescrizione.
Nei mesi scorsi, poi, il commissario prefettizio Cristiana Cirelli e il suo vice Giuseppe Mele avevano deciso, d'accordo con gli altri soci, di approfondire la questione dopo che ad ottobre 2019 il giudice aveva invitato nuovamente le parti a valutare se ci fossero gli estremi per una transazione. Si parlerebbe di un importo intorno ai due milioni di euro, contro i 22 circa richiesti con l'azione di responsabilità.
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