La Terapia Intensiva Neonatale di Rho diventa Sub-intensiva
Il reparto quindi si occuperà solamente di bambini prematuri dalla 32esima settimana con peso a partire da 1,5 kg, oltre ai neonati che necessitano di un'assistenza respiratoria non invasiva
La Terapia Intensiva Neonatale dell'ospedale di Rho passerà ad essere Terapia Sub-intensiva. Lo ha deciso ufficialmente Regione Lombardia con la deliberazione XI/2395 del 11/11/2019 avente ad oggetto “Rete regionale per l’assistenza materno infantile e definizione dei requisiti e strutture dei centri di terapia intensiva neonatale.
Il reparto quindi si occuperà solamente di bambini prematuri dalla 32esima settimana con peso a partire da 1,5 kg, oltre ai neonati che necessitano di un'assistenza respiratoria non invasiva. «Questa specificazione – aveva spiegato l'assessore al welfare regionale Giulio Gallera – non comportera' praticamente alcuna modifica delle attivita' visto che gia' oggi, e cosi negli ultimi anni, l'80% dei bimbi accolti ha un peso superiore ai 1.500 grammi».
[pubblicita] La decisione, già annunciata nelle scorse settimane, aveva sollevato gravi malumori tra gli utenti (con tanto di mobilitazione tramite una raccolta firme da oltre 10mila adesioni) e impegni presi in consiglio comunale da tutte le forze politiche. In merito è intervenuto anche il consigliere regionale rhodense Carlo Borghetti (PD), che chiede la sospensione della decisione in attesa della prossima evoluzione della RIMMI, la Rete Materno Infantile Milanese.
«La ASST Rhodense, a fronte della deliberazione XI/2395 del 11/11/2019 avente ad oggetto “Rete regionale per l’assistenza materno infantile e definizione dei requisiti e strutture dei centri di terapia intensiva neonatale”, ha avviato insieme alla DG Welfare di Regione Lombardia un tavolo tecnico, rappresentativo delle figure professionali impegnate nell’attività di assistenza, al fine di consolidare la presenza qualificata che ha rappresentato e continuerà a rappresentare, garanzia di qualità e appropriatezza delle cure anche nell’area materno infantile – spiega Direttore Generale dell’Asst Rhodense, Ida Ramponi -. L’azienda ed i professionisti si inseriscono nel programma di riclassificazione della rete, con competenza, professionalità mettendo a disposizione l’esperienza maturata per continuare ad essere punto di eccellenza e riferimento, non solo per il territorio afferente ma per le aree limitrofe. Un grazie da parte della Direzione ai professionisti, medici e tutto il personale di assistenza, per il lavoro che continuano a svolgere con dedizione, sensibilità e senso di appartenenza alla Azienda ma, ancora prima, a tutti i bimbi e le loro famiglie».
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