Busto Garolfo, la maggioranza: “Atteggiamento di Pirazzini da condannare”
Busto Garolfo paese amico chiede che i consiglieri della lista di opposizione Centrodestra unito prendano le distanze dal comportamento del loro capogruppo
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La lista Busto Garolfo paese amico chiede che i consiglieri della lista di opposizione Centrodestra unito prendano le distanze dal comportamento del loro capogruppo Angelo Pirazzini, «condannando fermamente le [sue] inqualificabili azioni». Il fatto a cui si fa riferimento è quello andato in scena durante l'ultima commissione consiliare (che ha toccato il tema no bus): la tensione, in una commissione in cui hanno abbondato le polemiche da parte del pubblico, è salita fino a che il consigliere Pirazzini (anch'esso parte del pubblico e quindi senza diritto di parola) è sbottato in un "monito" a muso duro al collega: «in politica si può anche essere defenestrati» (secondo Pirazzini, un riferimento ai fatti di Praga del 1618).
Ieri sulla questione era tornato lo stesso Dianese, che aveva definito «gravi» le parole e l'atteggiamento del collega di minoranza. E questa è la stessa linea che riprende il gruppo di Busto Garolfo Paese Amico, che parla anche di un attacco al consigliere Zangirolami: «Le azioni di chi ricopre una carica istituzionale non possono assolutamente essere caratterizzate da atteggiamenti minacciosi e aggressivi. Un comportamento intimidatorio, specie durante un appuntamento ufficiale, è qualcosa di gravissimo, che compromette il regolare svolgersi del dibattimento politico. Questo atteggiamento, nel suo complesso, rappresenta un attacco senza precedenti alle istituzioni di Busto Garolfo e ai cittadini da esse rappresentate».
[pubblicita] «Trovo la condotta di Pirazzini estremamente grave e scandalosa – aggiunge il sindaco Susanna Biondi –. È inaccettabile che il capogruppo di uno schieramento politico risulti così violento e inaffidabile. Durante il primo consiglio comunale, infatti, Pirazzini si era profuso in discorsi suadenti, circa la volontà di CentroDestra Unito, di rappresentare un’opposizione collaborante e costruttiva. Alla prima occasione, invece, ha scelto la strada dell’aggressione minacciosa. Un comportamento prevaricante e incivile. Le Istituzioni non possono essere rappresentate in questo modo».
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