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Politica: Legnano specchio del nostro Paese

4 Aprile 2019

 

Carissimo Direttore, mi consenta l’approccio confidenziale visto che ci conosciamo da tantissimo tempo. Volevo farle i miei complimenti per le considerazioni, assolutamente coerenti, con le quali lei ha commentato la situazione politica della nostra città. E’ assolutamente il caso di chiedersi (e dovrebbero farlo tutti i legnanesi veri) dove ci porterà questa politica fatta di personalismi in un regime di odio e di livore che non si erano mai riscontrati in passato.   

Mi hanno molto interessato le ultime vicende, sempre sullo stesso argomento, che da un po’ di tempo la sua testata sta illustrando ai legnanesi con grande puntualità. 

Avevo precisato, in altra occasione, che non avevo alcuna voglia di interessarmi di politica. Ho avuto una lunga vita professionale che mi ha sempre appagato  pertanto non avevo mai sentito la necessità di fare altro se non il mestiere che mi ha appassionato ed arricchito di conoscenze internazionali. 

Da qualche mese, non so perché (anzi lo so) la politica mi sta intrigando facendomi scoprire una classe dirigente che non immaginavo fosse così povera. Conduttori televisivi, opinionisti, politologhi, storici, giornalisti, per la maggior parte radical chic, tutti al servizio dei poteri forti che si nascondono nella maggior parte delle istituzioni del nostro Paese.

Quello che sta succedendo a Legnano è purtroppo la stessa liturgia che registriamo a livello nazionale. Una sinistra inconsistente che non riesce a digerire una sconfitta chiara e inequivocabile, un partito di destra  con a capo un  imprenditore che impavido, da qualche anno, continua a credere nell’onnipotenza. Un delirio totale!

Il dramma è che i seguaci di questo signore, che si permette di disprezzare chi non vota come  gradirebbe, gli stanno dando retta. Il “guru” legnanese è pure lui  attore in questa tragica situazione! Certo l’opposizione di sinistra (e non) ha fatto una azione che è difficile definire ( vale comunque la pena ricordare che una uscita dall’aula in massa è stata fatta anche dalla maggioranza, certo non è la stessa cosa però…). Una dimissione totale della minoranza per far cadere la giunta è un insulto a tutti i legnanesi che hanno liberamente votato. Questo non esclude la responsabilità di chi appartiene alla maggioranza! Non si possono, in un rimpasto di giunta, imporre i propri accoliti con assoluto imperio.

Può essere che io sia fuori strada non conoscendo in profondità la situazione. Certo è che a Legnano una situazione del genere non poteva (come giustamente lei commenta) e non doveva succedere. Io sono sempre stato un legnanese convinto (anche se per qualche anno ho vissuto altrove) e “innamorato” di una manifestazione che ho sempre ritenuta unica.

Grazie a chi siede sugli scragni di Palazzo Maliverni , nessuno escluso, leggo che il Palio 2019 potrebbe avere uno svolgimento innaturale che spersonalizza tutta la manifestazione. Credo sia un grave danno per tutta la città!  Noi abbiamo votato per avere degli Amministratori dedicati al servizio del cittadino. Amministratori che avrebbero dovuto, tra l’altro, dare un nuovo impulso alla rievocazione storica della battaglia di Legnano.

Ci capita, con giusto orgoglio, rimarcare il fatto che Legnano è citato nell’Inno Nazionale. Il dramma è che rimaniamo comunque un grosso paesone dove contano le vetrine, dove l’apparire è più importante della sostanza, dove si è disposti a “leccare” chi ti da la sensazione di poterti sistemare in un posticino che  dia un minimo di visibilità.

Non mi stupirei di trovare un sacco di gente che non la pensa come il sottoscritto. Meno male, perché se così non fosse sarebbe un ulteriore dramma. Non siamo in un bel periodo, quello che paventavo negli anni novanta si sta verificando puntualmente. Chi sosteneva la globalizzazione esasperata, chi credeva nella interconnessione dei calcolatori per risolvere qualsiasi problema, chi sosteneva un cambio generazionale radicale spero si sia accorto degli errori che sono stati commessi.

Tutti uguali, possiamo fare tutto! Siamo diventati, come i calcolatori, degli “imbecilli” veloci! Fanno eccezione, secondo loro, gli storici, i filosofi magari veneti, i politologhi, magari con il nome di un prodotto anti tarme. Questo ultimo signore in una trasmissione televisiva si chiedeva: “ma come fanno gli italiani a essere così stupidi per votare a destra?”. La verità è che, nonostante il cognome, le tarme gli stanno annebbiando i giudizi! Mah!

Vede caro Direttore se dovessimo andare di nuovo a votare, spero succeda presto, credo  possa esserci una grande opportunità. Riformulando la coalizione che mi interessa  potrebbe esserci l’occasione per toglierci dai corbezzoli un sacco di gente! Spero proprio succeda!

Le sono sempre grato dell’attenzione che mi riserva e la saluto con grande cordialità.

Rino Franchi


Egr. Sig. Franchi,
Io non la conosco ma le assicuro che da vecchio cittadino di Legnano approvo in toto  i suoi commenti. E non sono il solo. Al fondo non c’è mai fine.  Così in basso non siamo mai stati . Ora domina la politica di basso livello accompagnata , nel finale , da baci , abbracci e sorrisi.  
Cordiali saluti.

Eraldo Borsani


(m. tajè) – Una sola annotazione. Il Palio si svolgerà regolarmente a Legnano. Lo "svolgimento innaturale" cui fa riferimento l'amico Rino era solo una nostra burla per il classico 1° aprile. 

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