Legnano e la mafia
29 Marzo 2019
Gentile Direttore, nel comprendere il suo punto di vista, mi permetta di rivolgerle una domanda.
Lei è così sicuro che la mafia, in ognuna delle sue forme, non sia presente è radicata nel nostro territorio? Il controllo dello spaccio di droga, prostituzione, le minacce ai titolari di locali pensano che qua non si verifichino? O forse il suo era solo un pretesto per dare contro ad un esponente politica che magari non la pensa come lei?
Doverosamente la ringrazio per l'attenzione e porgo distinti saluti
Michele Banti
(m. tajè) – Ringaziamo il lettore per l'opprtunità di chiarire meglio il concetto espresso ieri nel servizio su Legnano e la mafia (qui la pagina).
Certo, sappiamo bene che diverse vicende e alcuni arresti avvenuti sul territorio confermano la presenza di fatti e personaggi legati al mondo della malavita più pericolosa, ma credere che a Palazzo Malinverni esistano analoghi comportamenti mi sembra assurdo.
Tutto questo, senza una prova, senza che fosse ancora partita una indagine. Tutto questo causato, soprattutto, da autorevoli politici locali e nazionali.
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